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Un De Puniet da tredici

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Randy De Puniet ha terminato il gran premio del Sachsenring, nono appuntamento del motomondiale, al 13esimo posto. Dopo un week end positivo per il francese, uno dei piloti Ducati più concreti e veloci, la gara non è andata come il Pramac Racing Team si aspettava. Un errore al primo giro ha fatto perdere secondi preziosi al numero 14, e di conseguenza diverse posizioni. Il compagno di squadra Sylvain Guintoli, in sella alla Ducati Desmosedici di Loris Capirossi è arrivato fino in fondo alla gara, al diciassettesimo posto.

Marco Rigamonti – Ingegnere di pista Randy De Puniet: “Randy ha tenuto un passo abbastanza simile a quello del secondo gruppo di testa composto da Bautista, Hayden e Rossi. Purtroppo il primo giro ha condizionato tutto il resto della gara; non voleva rischiare di cadere, era un po’ frenato, specie in curva. Giro dopo giro non è riuscito a tenere il ritmo degli altri, soprattutto a causa dei problemi all’anteriore avvertiti a metà gara. Non potendo spinger più di tanto ha deciso di finire la gara nelle migliori condizioni possibili. Potevamo fare meglio se nei primi giri non avessimo perso il gruppetto davanti”.

Randy De Puniet – Pilota Pramac Racing Team -13° in gara – 17° in classifica MotoGP: “Non sono soddisfatto di questo tredicesimo posto. Ero riuscito a conquistare la terza fila durante le qualifiche, aver perso tutti quei secondi al primo giro ha condizionato tutta la gara. Il gruppetto davanti, quello composto da Hayden, Rossi, Edwards e Barbera l’ho perso praticamente subito e non sono più riuscito ad accorciare le distanze. A metà gara, poi, ho avuto dei problemi con l’anteriore: non riuscivo a ridurre il gap, e ho perso ulteriori posizioni. Ho provato a finire la gara, non potevo fare di meglio. Cercheremo di migliorarci nel prossimo week end”.

Sylvain Guintoli – Pilota Pramac Racing Team – 17° in gara: “E’ stata una bellissima esperienza quella di oggi. In questi due giorni il mio obiettivo è stato quello di comprendere la moto. Ci sono riuscito: anche oggi, giro dopo giro ho migliorato i miei tempi, e il migliore è arrivato proprio a fine gara. Voglio ringraziare il Pramac Racing team per avermi dato questa opportunità e, naturalmente anche il mio team di Superbike. La MotoGP è sempre un bel banco di prova”.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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