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Lorenzo e Spies ed il Sachsenring ...

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Il primo giorno di prove del Gran Premio di Germania è stato caratterizzato da quattro distinte cadute alla curva 11 del tortuoso circuito del Sachsenring. I piloti Yamaha Factory Racing, Jorge Lorenzo e Ben Spies, fortunatamente scampati al rischio cadute, hanno impegnato tutta la mattina a trovare il giusto feeling con le loro YZR-M1 e con il tracciato tedesco. Lorenzo è riuscito ad agguantare la seconda posizione provvisoria sin da metà turno del mattino ed è rimasto tra i primi in classifica fino al termine della sessione. Nel pomeriggio il pilota maiorchino ha mancato la pole position provvisoria per soli 0,095 secondi.
Il compagno di squadra di Lorenzo, Ben Spies si è concentrato sulla ricerca del miglior assetto per la pista tedesca. Il pilota americano, debilitato dall’influenza e dal raffreddore, ha faticato sia nelle prove del mattino sia in quelle del pomeriggio.
Ben ha comunque migliorato il tempo personale di oltre mezzo secondo e ha rimandato a domani mattina la ricerca di un passo di gara più veloce.

Jorge Lorenzo: “Sono abbastanza soddisfatto perché ho migliorato i miei tempi sul giro e sono già più veloce rispetto allo scorso anno. Abbiamo fatto diverse modifiche sulla mia M1 e mi sento molto più a mio agio: in pratica, sono più veloce e mi sento più competitivo! Le curve lente sono un po’ difficili e in quelle più veloci prendo qualche decimo, specialmente nel T3 e nel T4. Spero che domani la temperatura si alzi per lottare per la prima fila”.

Ben Spies: “Non sono molto in forma a causa di un noioso raffreddore e per questo non riesco a dare il 100%. Oggi le condizioni della pista erano anche particolarmente difficili perché la temperatura é cambiata parecchio dal mattino al pomeriggio. Spero di dormire bene stanotte per presentarmi in forma domattina”.

marco lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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