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Scarico Motocorse per MV F4 2010

Tempo di lettura: 2 minuti

Il nuovo impianto di scarico Motocorse è costruito escusivamente in titanio con un altissimo livello qualitativo.
Oltre all’aspetto estetico non viene tralasciata la componente prestazionale e il fattore peso: il silenziatore, elemento più pesante dell’intero impianto, ha un peso di soli 3,6 chilogrammi in luogo dei 9 kg di quello originale, mentre l’intero impianto pesa 6,8 Kg contro i 13,4, il risparmio è assai rilevante in quanto la differenza è pari a 7,2 Kg (55,2 % in meno); per quanto concerne l’aspetto del rendimento, lo si è ottimizzato su tutta la curva di potenza, riscontrando sui modelli strettamente di serie valori pari a 170 CV alla ruota (ca. 190 CV all’albero).
I quattro collettori di scarico sono costruiti singolarmente, le curve sono realizzate unendo tra loro più “spicchi” ricavati da lamiera piana e sucessivamente uniti tramite saldature di pregio. Le flangie d’imbocco, ricavate dal pieno in titanio con forma “D-shape” consentono  un accoppiamento estremamente preciso da escludere l’utilizzo di guarnizioni. Questo sistema garantisce ai gas combusti una migliore fuoriuscita: tra testa e collettore si viene a formare un corpo unico omogeneo e privo di irregolarità.
I quattro collettori confluiscono in un monotubo il quale si innesta nel corpo silenziatori.
Il gruppo silenziatori è realizzato in unico pezzo. Con questo accorgimento i quattro tromboncini finali risulteranno perfettamente allineati, semplificando e velocizzando l’operazione di montaggio. Il design rimane fedele alla forma classica col foro di scarico tondo, tipo canne d’organo, tagliate a fetta di salame. I silenziatori adottano un tubo centrale (canna mitrata) dritto, senza paratie o restrizioni per ottenere il massimo delle prestazioni.

marco lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!