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Test positivi per Iannone al Mugello

Tempo di lettura: 2 minuti

Messo alle spalle l’ottavo appuntamento del motomondiale, la maggior parte dei piloti della MotoGP si è trattenuta al Mugello per la sessione di test ufficiali. C’era anche il Pramac Racing Team con Randy De Puniet e il connazionale Sylvain Guintoli, che andrà a sistituire Loris Capirossi nel caso in cui l’italiano non recuperasse per le gare del Sachsenring e Laguna Seca. Nel pomeriggio anche il pilota Moto2 Andrea Iannone è salito in sella alla Ducati GP11 SAT per prendere confidenza con la classe regina del motomondiale. De Puniet, dopo la delusione della gara di ieri ha sostenuto ben 89 giri, stoppando il cronometro con l’ottavo miglior tempo (1:49.384). 87 sono i giri affronati da Guintoli che ha chiuso con il decimo miglior tempo di 1:52.398. Ha chiuso la giornata di test Andrea Iannone: il pilota abruzzese, al suo esordio in MotoGP, ha girato senza trasponder ma il suo tempo è di pochi decimi da quello messo a segno da Guintoli.

Randy De Puniet: “Oggi ho girato tanto, perché dopo la gara di ieri c’erano molte cose che non andavano per il verso giusto. Alla fine di questi test non posso dire di essere soddisfatto, perché il distacco con gli altri è sempre tanto. Abbiamo fatto qualche passo in avanti sulla moto usata in questo week end, ma non basta per lasciare il Mugello col sorriso. Abbiamo lavorato molto, qualcosa abbiamo risolto, su altri aspetti dobbiamo ancora lavorare”.

Sylvain Guintoli: “Ho incontrato alcune difficoltà oggi, soprattutto di adattamento con i pneumatici. Non era facile montare sulla MotoGP dopo tanto tempo. Non potevo chedere di più, per guidare al meglio questa moto c’è bisogno girare tanto. Ma sono carico e credo che se avrò l’opportunità di girare al Sachsenring riuscirò a prendere ancor più confidenza con la moto”.

Andrea Iannone: “Sono entusiasta di aver provato, finalmente, la MotoGP. Ringrazio il Pramac Racing Team per l’opportunità che mi hanno dato, ma soprattutto i tecnici per avermi supportato in questa giornata di test. Devo dire che la differenza con la Moto2 è tanta, questa Ducati ha un sacco di cavalli in più ed è difficile da portare. Devo impare ancora tante cose sulla MotoGP, ma l’approccio è stato più che positivo”.

marco lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!