La tecnologia “Audi ultra” ha prevalso in una delle più drammatiche ed emozionanti 24 Ore di Le Mans appena conclusa. Dopo che la Casa dei quattro anelli ha visto fuori dalla competizione due R18 TDI nelle fasi iniziali, tutte le speranze erano riposte sulla vettura numero 2, l’unica rimasta in gara, che era partita dalla pole position. Per 16 ore, Marcel Fässler (Svizzera), André Lotterer (Germania) e Benoît Tréluyer (Francia) hanno lottato a fondo, contendendo la vittoria alle tre Peugeot. La domenica mattina, le 4 vetture più veloci erano distanziate di pochi secondi, con continui cambiamenti di leadership in funzione delle diverse strategie di gara. Fässler, Lotterer e Tréluyer hanno continuamente sfruttato il vantaggio prestazionale offerto dalla loro sportiva Turbodiesel che, al debutto dopo il downsizing imposto dal regolamento, si è chiaramente dimostrata la più veloce in gara. Al 229° giro, Lotterer ha persino provato a battere il tempo di qualificazione, con un crono di 3’25.289”.
A dimostrazione dell’affidabilità della vettura, per tutte le 24 ore di gara nessuna sosta non preventivata è stata necessaria e solo un leggero inconveniente al serbatoio ha impensierito il Responsabile della Audi Motorsport Wolfgang Ullrich e il Direttore Tecnico del Audi Team Joest Ralf Jüttner. Non potendo sfruttare la piena capacità del serbatoio, Lotterer ha dovuto lottare per ottenere un distacco sufficiente a consentirgli un’ultima sosta ai box.
Dopo essere ripartito con un vantaggio di 7 secondi, il pilota tedesco ha guadagnato sul diretto inseguitore fino a tagliare il traguardo con un vantaggio di 13,420 secondi, ottenendo la sua prima vittoria nella 24 Ore di Le Mans e il decimo successo per Audi. “È stato un fantastico trionfo per la nostra tecnologia ultra” ha commentato Rupert Stadler, Presidente della AUDI AG, “dopo aver vinto lo scorso anno sfruttando efficienza e affidabilità, in questa edizione abbiamo aggiunto anche la miglior performance”.
Con la decima vittoria su 13 partecipazioni, Audi ha aggiunto un fondamentale capitolo nella sua storia alla 24 Ore di Le Mans. Dopo aver portato al successo il motore TFSI nel 2001 e per la prima volta un Turbodiesel nel 2006, e dopo aver introdotto in gara la turbina a geometria variabile, la Casa tedesca ha issato sul primo gradino del podio la tecnologia “Audi ultra”. Allan McNish e Mike Rockenfeller sabato sono stati protagonisti di due terribili incidenti che hanno praticamente distrutto le vetture. Nonostante i severi danni, le monoscocche in carbonio della R18 TDI hanno perfettamente resistito alle sollecitazioni, salvaguardando l’incolumità dei piloti, che sono usciti illesi.
“La R18 TDI ha fatto classe a sé a Le Mans e la tecnologia “Audi ultra” ha superato un difficilissimo test in questo week end” ha commentato Wolfgang Ullrich. “Avere visto McNish e Rockenfeller incolumi è stato bello almeno quanto vincere la gara”.
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