Il meteo variabile e, di conseguenza, solo circa mezz’ora di pista completamente asciutta, hanno caratterizzato il primo giorno di prove del Gran Premio di Catalunya. I due piloti del Ducati Marlboro Team hanno ottenuto il loro miglior tempo nella prima metà del turno del mattino, prima che cominciasse a piovere. Nel pomeriggio si è verificata la condizione inversa, si è cominciato con pista umida e solo negli ultimi minuti il sole ha asciugato l’asfalto. Nicky Hayden e Valentino Rossi sono tra i piloti che non sono riusciti a sfruttare la fase finale delle prove e quindi hanno concluso rispettivamente all’ottavo e nono posto nella classifica combinata dei tempi.
Nicky Hayden – (Ducati Marlboro Team) 8° (1:44.799): “Oggi la giornata è stata condizionata dal maltempo. E’ vero che tutti devono affrontare la stessa situazione ma obiettivamente è più difficile se hai delle cose da sistemare. Questa mattina dopo mezz’ora è cominciata una pioggerella sottile mentre nel pomeriggio abbiamo prima montato le gomme da pioggia e poi siamo passati alle slick, senza riuscire a migliorare il tempo del mattino. Abbiamo tentato delle modifiche di assetto ma non si è mai sicuri se il feedback che si ottiene dipenda dalle condizioni diverse o dal lavoro fatto. Ovviamente speriamo che domani il meteo ci permetta di lavorare meglio”.
Valentino Rossi (Ducati Marlboro Team) 9° (1:44.844): “Questa mattina siamo partiti con assetti simili a quelli di Le Mans ma abbiamo visto subito che c’era bisogno di qualcosa di diverso: siamo intervenuti sul set up ma le prime modifiche non andavano bene. Poi è cominciato a piovigginare e metà della prima sessione se n’è andata così. Il secondo turno è iniziato con la pista bagnata e in quelle condizioni, anche se eravamo veloci, non si riesce a fare un lavoro produttivo per quanto riguarda il set up. Siamo quindi rimasti con diversi problemi da risolvere e, anche se due secondi di distacco non sono realistici, siamo comunque ancora troppo lontani dai primi. Fortunatamente abbiamo delle idee per domani sia a livello di setting della moto sia di elettronica. Inoltre ho girato quasi sempre con le stesse gomme morbide che alla fine erano molto usate e quindi, anche sotto quell’aspetto, si può recuperare qualcosa. Negli ultimi minuti del pomeriggio mi sono fermato per modificare le regolazioni della forcella e poi mi è rimasto il tempo per fare un unico giro: non abbastanza per abbassare il mio crono ma sufficiente per capire che era la direzione giusta. Domani, meteo permettendo, vedremo quanto siamo in grado di migliorare e comunque, anche se con la pioggia saremmo più competitivi, preferisco l’asciutto perché è in quella situazione che dobbiamo lavorare e far bene”.
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