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Rea pronto per il riscatto americano

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Dopo lo sfortunato epilogo di gara 2 a Monza, terminata incolpevolmente poco dopo il via, Jonathan Rea (Castrol Honda) si prepara ad un round cruciale per le sorti di questa stagione 2011, quello di Miller Motorsports Park. Il pilota cresciuto a Ballymena, ora residente sull’Isola di Man, ha dalla sua un piccolo vantaggio, avendo concluso da poco un test di due giorni proprio sul tracciato statunitense. “Abbiamo scelto Miller come nostro tracciato test quest’anno, perché nel round della stagione scorsa abbiamo faticato a trovare il set-up giusto della moto. Mi piace molto correre su questa pista, ma la sua natura sconnessa rende difficile la messa a punto ottimale. La squadra ha fatto però tutto il possibile e abbiamo avuto a disposizione nuove parti da provare.”

Le nuove soluzioni portate dal team di Nieuwleusen sono state utilizzate in pista da Rea, che ha promosso a pieni voti la nuova forcella, studiata per affrontare al meglio le asperità della pista americana ma progettata per una resa ottimale su una gran varietà di tracciati. A causa di un meteo instabile però, Jonathan non ha potuto ricavare il massimo da questo test, ritenendosi comunque soddisfatto dei risultati ottenuti.
“Le condizioni meteorologiche non sono state dalla nostra parte” continua Rea, “e queste hanno reso il tracciato abbastanza sporco. Il nuovo forcellone mi dà un feeling migliore in entrata di curva, e questo mi ha aiutato, specialmente con l’avanzare dell’usura delle gomme. Ho potuto testare delle novità quanto a sospensioni che, sebbene mi abbiano dato qualche elemento positivo, richiederanno un tempo maggiore per essere ottimizzate. La nostra situazione è migliorata in relazione al weekend che ci aspetta e daremo il massimo, come sempre.”

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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