Come movimento dell’anima Zaeta nasce negli anni ‘70 quando in Valpolicella, in un campo con un ciliegio al centro, giravo in ovale con il Ciao bianco. Il piacere dell’equilibrio precario è qualcosa di primitivo e legato alle prime sfide che si cercano da adolescenti, come lo skateboard. A dicembre 2008 l’incontro che fa scattare il progetto con Graziano Rossi. Graziano ed io ci siamo trovati a parlare della moto che non c’è. Lui parlava di una moto leggera da guidare di traverso per gli allenamenti dei piloti di Motogp e che potesse “voltare” sia a destra sia a sinistra, io parlavo di una moto agile ed essenziale che potesse andare sia su sterrato sia su strada.
Parlavamo di Zaeta…
Zaeta nasce come moto da Short Track puro e coinvolge anche altri due romantici, Marco Belli, pluridecorato campione della specialità con 3 titoli UK, ed 2 Europei (nel 2008 e 2010 proprio con Zaeta al suo primo anno di competizioni), e Andrea Andreani che ha sviluppato tecnicamente la moto.
Dal 2011 Zaeta è anche moto omologata da strada, quattro tubi, due ruote ed un motore.
Piccola ignorante e leggerissima. L’ideale per il misto stretto e la città.
“La moto dei ribelli urbani.”
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