Erano gli anni ’90 e la Honda andava fiera del suo potente ed innovativo propulsore VTEC, quando i tecnici giapponesi decisero di dichiarare “guerra” alla Ferrari. La casa di Maranello in quegli anni produceva come modello di accesso la 348, una coupè prestazionale ma che non entrò mai pienamente nel cuore degli appassionati del marchio del cavallino rampante. Fu proprio in quel periodo che la Honda lanciò sul mercato una vettura ad altissime prestazioni, una vera e propria “anti-Ferrari”: la Honda NSX.
Linea futuristica, tecnologia avanzata e tanta passionalità in un design che coniugava sportività ed eleganza. Il muso con i fari a scomparsa della NSX si integrava perfettamente con una linea spiovente, quasi come fosse disegnata dal vento. L’alettone fisso posteriore testimoniava la grande ricerca compiuta dalla Honda nel campo dell’aerodinamica ma la vera arma nascosta era celata sotto il cofano motore …..posteriore.
Come la più pura delle supercar, la Honda NSX aveva motore e trazione posteriore, un potente 3 litri di cilindrata che amava urlare agli alti regimi (zona rossa a 8000 giri/min.) scatenando oltre 270cv; un dato impressionante per l’epoca che si sposava alla perfezione con la leggerezza della NSX. La sportiva Honda degli anni ’90 pesava poco più di 1200kg, una massa che unita alla notevole potenza a disposizione le permetteva di superare facilmente i 270km/h con uno scatto da 0-100 km/h in 5 secondi netti!
Sono trascorsi oltre vent’anni e la Honda NSX ancora fa girare la testa ogni volta che si avvicna ad un vero appassionato di motori, nostalgico degli anni novanta …
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