BMW 328
Il successo della BMW 328 risultava dalla combinazione dei suoi parametri strutturali: una costruzione coerentemente leggera, un’ideale distribuzione del peso, linea aerodinamica, motorizzazione ottimale e una perfetta tenuta di strada grazie al telaio scrupolosamente equilibrato. In tal modo, il roadster gettò le basi per una nuova concezione di veicolo, in cui la potenza garantiva il successo solo attraverso un’ottimale armonizzazione di tutti i parametri e la massima efficienza. Grazie a queste qualità, già a quell’epoca la BMW 328 incarnava ciò che il marchio BMW rappresenta tutt’oggi: dinamicità, estetica e un alto grado di innovazione.
Dopo essere scesa in pista per la prima volta a metà del 1936, la produzione in serie della BMW 328 iniziò nella primavera del 1937. Tuttavia, questa vettura sportiva ad alte prestazioni non era riservata solo ai piloti ufficiali poiché, oltre alle corse, ben si adattava anche all’uso quotidiano. Pertanto, anche clienti privati potevano godersi l’autentica esperienza di guida del roadster con motore ad alte prestazioni e perfetta tenuta di strada. Con la sua velocità massima di 155 km/h era annoverata tra le auto più veloci. Oggi, con solo 464 esemplari prodotti, la BMW 328 è una delle auto da collezione più ricercate dagli appassionati sul mercato dei collezionisti. Il suo fascino? L’intramontabile affascinante design di una due posti aperta, una tecnologia tuttora convincente e l’aura di innumerevoli vittorie sportive che la circonda. Infine, la BMW 328 non è solo una delle più belle auto sportive del periodo anteguerra, ma negli anni 30 fu l’auto sportiva di maggior successo sui circuiti europei.
La storia della BMW 328 iniziò con una partenza spettacolare. Non fece il suo debutto ad un salone dell’auto, ma in una gara automobilistica, dove il pubblico la poté ammirare per la prima volta. Come occasione per il debutto si scelse la gara dell’Eifel al Nürburgring, il 14 giugno 1936. Fino ad allora, si era mantenuto l’assoluto riserbo. Solo pochi insider alla fine del 1935 erano venuti a conoscenza, attraverso un piccolo opuscolo, dell’esistenza di una nuova auto sportiva 2 litri che avrebbe portato la targhetta 328. La descrizione, tuttavia, era molto succinta, in quanto non si rivelava alcun dato né sulla potenza né sulla velocità. Tantomeno vi fu un annuncio della sua presentazione da parte della stampa. Il roadster, la cui apparizione avrebbe rivoluzionato il mondo delle auto sportive in meno di due anni, fece il suo debutto quasi causalmente, senza rullo di tamburi, senza presentazione formale. Ma le sue caratteristiche si rivelarono convincenti.
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Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!