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Porsche Cayman R: esaltanti prestazioni

Tempo di lettura: 3 minuti

Un mito, una leggenda che non smette mai di svanire e che in ogni nuovo modello rivive, proprio come se fosse necessario rispolverare il suo valore. Porsche è un modo di vivere, di interpretare la sportività, le emozioni, senza la voglia di esibire, consapevole della qualità e del ranking delle proprie potenzialità.
Pathos, adrenalina, sound, odore: sono tutti elementi che descrivono le sensazioni che si provano quando ci si trova al cospetto di una Porsche, un marchio che non ha bisogno di presentazioni, perchè è!
La Cayman R interpreta alla perfezione ciò che è stato il mito Porsche nel passato e ciò che rappresenta oggi: tanta sostanza, qualità e tecnologia che non rinnega le sue origini ma che si evolve costantemente mantenendo sempre alta la gloria e la fama di prestazioni al limite dell’immaginabile.
Un esatto mix tra sportività ed eleganza, la Cayman nella sua versione più potente, la R, porta nel futuro alcuni elementi che hanno da sempre contraddistinto la Porsche: le scritte laterali su questa “baby” tedesca, rappresenta tanto, molto, per chi mastica “odore tedesco” e rievocano una indole, quella corsaiola, che già da fermo, trasmette paura!
R è uno status, una voglia di scatenare l’adrenalina tra i cordoli di una pista, un irrefrenabile desiderio di assaggiare cosa intendono i tecnici di Stoccarda con l’emblema “Racing”.
Giro di chiave, teletrasporto verso indimenticabili emozioni perchè se il 6 cilindri boxer della Cayman R è capace di dormire e ronfare alle basse velocità, basta un attimo di irrazionalità e si entra in un universo parallelo.
Difficile immaginare cosa ci sia oltre, ad ogni pestata di gas corrisponde uno scatto felino, una voce che parte dimessa per manifestarsi in tutta la sua possenza. La cattiveria di cui è capace il 3,4 litri tedesco è paragonabile a quello di uno sguardo di una pantera: quando la strada e le condizioni lo permettono basta una frazione di secondo per assaporare i 330cv.
Sound ma anche tenuta, un equilibrio che mantiene intatto il gusto della trazione posteriore, dove i controlli elettronici vigilano sempre, ma dove anche la sportività non viene placata ma controllata. Così basta sfiorare il tasto “sport” per capire il primo stadio di capacità della Cayman R: i cambi di marcia diventano più immediati, lo sterzo più diretto, il motore assume una tonalità cupa. La forsennata corsa del 6 cilindri verso la zona rossa del contagiri è incredibile quanto stupefacente è la capacità del telaio di assecondare la furia del motore.
Imposti la traiettoria e la Cayman R mantiene fedele l’impostazione impartita, senza alcuna timida esitazione, proprio come un felino che non vede l’ora di scattare.
I sedili sportivi di cui era dotata la Cayman R oggetto della nostra prova su strada, sono belli quanto racing, trattengono perfettamente il corpo nei veloci trasferimenti di carico, pur se alla lunga possono risultare duri, ma si sa che la Cayman R è una vettura rude, sportiva da zero compromessi.
L’atmosfera che si respira all’interno dell’abitacolo è un mix di racing e lusso, un contrasto reso esaltante da un impianto audio degno del più esigente audiofilo, e da una serie di accessori che contrastano con l’indole corsaiola della R.
Niente compromessi, nessuna esitazione, la Cayman R merita di esser maltrattata per dare il meglio: su strada ed in pista Vi sorprenderà sempre perché è nata per stupire.
Non è una sportiva da esibire, non è una coupé da bar, la Cayman R nasce per scatenare la sua voce in pista: il cronometro che spicca al centro della plancia non vede l’ora di esser azionato per staccare tempi da primato.
Se i 100kmh ricoperti in appena 4,9 secondi non vi bastano, se un sound che è a dir poco emozionante non vi accontenta, se ogni curva che diventa una emozione non vi soddisfa, allora sicuramente la Cayman R non è l’oggetto che fa per voi .. .
Dirottate i vostri acquisti su altre auto, perché la Porsche Cayman R merita rispetto e passione!

marco lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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