Quello ottenuto a Monza da Andrea Chiesa in Gara 2 è un podio storico per la Maserati nella Internation Superstars Series. La vettura Quattroporte, che aveva esordito nel 2009 con lo Swiss Team, ha infatti “rotto il ghiaccio” inserendosi costantemente nelle posizioni più calde della classifica.
Il grande lavoro svolto durante l’inverno dalla squadra di Guido Bonfiglio, avvalendosi anche dell’esperienza di Andrea Bertolini, collaudatore ufficiale di Maserati Corse (coinvolta nel progetto con il supporto del direttore tecnico della Casa del Tridente Maurizio Leschiutta), oltre che dell’ingegnere Giuseppe Angiulli, ha dato subito i suoi frutti. Quella che si è vista sul circuito brianzolo era una “supercar” competitiva al cento per cento e la vittoria è sfumata davvero per poco.
Da un tracciato dalle caratteristiche ultra-veloci, tra meno di tre settimane si passerà ad una pista più guidata come quella di Valencia, dal 6 all’8 maggio scenario del secondo dei nove appuntamenti di cui è composto in totale il calendario 2011. Una pista che potrebbe rivelarsi più consona alle Maserati. Ed in questo caso il plurale è d’obbligo, dal momento che in terra iberica è attesa anche una seconda Quattroporte. A guidarle ci saranno ancora Andrea Bertolini e Andrea Chiesa, i quali a Monza si erano dati il cambio al volante disputando una gara a testa.
«Per me si tratta di una nuova sfida dopo tanti anni nel Mondiale GT1 (di cui è il campione in carica), in un campionato che mi ha “preso” immediatamente, di cui ho potuto anche apprezzare il fantastico lavoro di promozione che vi è stato fatto intorno. – ha commentato Andrea Bertolini – Su un circuito come Valencia dovremmo avere maggiori chance di vittoria. Nel team ho trovato tanti ragazzi con una grande voglia di fare bene. Gente che per arrivare ad essere competitivi ha trascorso anche tante notti in bianco. A tutti loro va sicuramente il mio plauso. A Monza la pole ci è sfuggita per un niente, dopo che nel giro buono si era sfilato il controdado della leva che regola il ripartitore di frenata. Ero veloce nei primi tre settori e alla fine ho pagato solamente 51 millesimi. Peccato che poi in gara non sia stato neppure tanto fortunato…» ;.
«Dopo due anni di alti e bassi con una Quattroporte che stentava a decollare, qualcosa si è finalmente mosso nella giusta direzione. – è stato invece il commento di Andrea Chiesa – Una “brusca sterzata”, sotto la supervisione del nuovo direttore tecnico Giuseppe Angiulli ed un progetto rivisto dalla base in cui ha creduto pure Maserati, garantendoci il suo prezioso appoggio e seguendoci fin dai primi test. A Monza, in Gara 2, volevo arrivare al traguardo senza rischiare di incorrere nello stesso problema che ha fermato il mio compagno Bertolini (una perdita progressiva di pressione sul pneumatico posteriore sinistro). Ho amministrato e sono finalmente salito sul podio. Arrivare terzo alla prima gara è molto importante per tutti. Per me e per la squadra che ha lavorato senza un attimo di pausa nelle settimane che hanno preceduto questo appuntamento. Adesso siamo tut ti ancora più motivati a fare meglio. Ad attenderci c’è la doppia trasferta di Valencia e Portimão che affronteremo con due vetture: una per me e l’altra per “Berto”».
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