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La McLaren interrompe il monopolio Red Bull

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Shanghai, 17 aprile – Felipe Massa e Fernando Alonso hanno concluso il Gran Premio della Cina rispettivamente in sesta e settima posizione. Sebbene nello sport dei motori sia sempre difficile fare delle previsioni, questo risultato non certo soddisfacente per la Scuderia Ferrari Marlboro poteva comunque essere considerato plausibile prima del via. Le posizioni davanti al nostro pilota brasiliano hanno visto la presenza di due Red Bull, due McLaren e una Mercedes, squadra che ha fatto un grosso passo in avanti dalle prime prove libere di questo fine settimana di gara.
Decisamente meno prevedibile è stato l’ordine di arrivo finale: per la prima volta in questa stagione, infatti, la vittoria non è stata appannaggio di Sebastian Vettel, ma di Lewis Hamilton. Il leader in Campionato ha conquistato il secondo posto davanti al compagno di squadra Mark Webber, autore di un’entusiasmante prestazione, capace di recuperare 15 posizioni in gara dalla diciottesima piazza sulla griglia di partenza. Con tre settimane di pausa prima della prossima gara in Turchia, dove la Scuderia spera di introdurre modifiche significative alla Ferrari 150° Italia, il Cavallino Rampante può prendere coraggio dal fatto che il risultato di quest’oggi ha mostrato come la Red Bull Racing non sia imbattibile.
I pneumatici hanno giocato anche quest’oggi un ruolo fondamentale, con il vincitore che si è fermato tre volte ai box per cambiare gomme. Fernando Alonso, però, nel dopo gara era convinto che una strategia di due soste non avrebbe, nel suo caso, fatto molto differenza sul risultato finale. Felipe, invece, ha ammesso che un ulteriore cambio di gomme gli avrebbe permesso di combattere contro quelli avversari che hanno avuto la meglio nei suoi confronti nelle battute finali di gara, aggiungendo di avere la sensazione di aver disputato la sua migliore gara da parecchio tempo a questa parte. Le due McLaren superavano Vettel allo start; i tre distanziavano Rosberg e le Ferrari, con Felipe davanti al compagno di squadra, scavalcato alla partenza.
Il pilota brasiliano era particolarmente competitivo, tanto da arrivare anche la seconda posizione durante il balletto dei pit stop. Fernando, invece, trascorrerà gran parte della propria gara in lotta con Schumacher: il primo duello, dopo il primo pit stop dello spagnolo, era quello che procurava il maggior danno per Alonso che, bloccato alle spalle della Mercedes, perdeva contatto dai leader. Nelle battute finali, invece, toccava a Schumacher essere alle spalle della Ferrari, cercando il sorpasso ma senza successo. Sia Felipe che Fernando accusavano un degrado significativo delle proprie gomme di mescola dura montate per lo stint finale: il pilota brasiliano subiva così il sorpasso di avversari molto più veloci, mentre Fernando si teneva stretto con la massima determinazione il settimo posto finale.

marco lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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