Bottino magro per la Ferrari in Australia
Stefano Domenicali: “Lasciamo l’Australia con un senso di delusione, inutile negarlo. Anche oggi il livello della nostra prestazione non è stato all’altezza di quella dei migliori, in particolare di una delle Red Bull: ciononostante, siamo riusciti a raccogliere dei punti preziosi, soprattutto con Fernando, che ha fatto una bellissima gara dopo quello che gli era accaduto al primo giro. Felipe, che invece era stato protagonista di una bella partenza, si è prima difeso con grande grinta dagli attacchi di Button ma, nella seconda parte, ha sofferto più del previsto il surriscaldamento delle gomme posteriori. Ora bisogna analizzare bene i motivi che ci hanno impedito di essere competitivi come ci aspettavamo in questo fine settimana e reagire subito, sin dalla prossima gara in Malesia. Uno dei temi principali è il carico aerodinamico sull’anteriore: dobbiamo capire perché non abbiamo visto in pista quanto era previsto sulla carta. Fra le poche note liete va annoverata l’affidabilità, in particolare per quanto riguarda il motore e il KERS.”
Fernando Alonso: “Se guardiamo soltanto alla classifica non è un bruttissimo risultato: abbiamo perso terreno rispetto a Vettel ed Hamilton, ne abbiamo guadagnato su Webber e Button. Qui all’Albert Park sembra che abbia fatto l’abbonamento al quarto posto, visto che è la terza volta in quattro anni che finisco la gara in questa posizione: l’anno scorso venivamo dalla vittoria in Bahrain così lo stesso piazzamento aveva ben altro sapore. Anche oggi Vettel è sembrato di un altro pianeta mentre gli altri erano più vicini: non come venerdì ma nemmeno così lontani come ieri in qualifica. Ho finito dietro Petrov come ad Abu Dhabi? Vero, ma è stata una casualità e poi in quella fase ero più soddisfatto di essere riuscito a tener dietro Webber, che mi sembra un avversario più verosimile nella lotta per il titolo rispetto al russo. Il KERS ha funzionato bene così come l’ala posteriore mobile, per quanto i sorpassi non siano comunque diventati così facili. Alla partenza c’è stata un po’ di confusione: ero scattato bene ma poi mi è venuto addosso Button e ho dovuto allargarmi per evitare il contatto. La strategia è stata azzeccata e ci ha permesso di guadagnare diverse posizioni. Forse se non fossi finito subito nel traffico avremmo potuto provare a fare due soste ma per com’è andata abbiamo fatto la scelta migliore. Siamo nella media che bisogna avere per vincere un titolo ma non si può certo fare sempre terzo o quarto: dobbiamo migliorare, lo sappiamo, ma è ancora troppo presto per fare pronostici.”
Felipe Massa: “All’inizio le cose si erano messe bene: una bella partenza, una buona difesa su Button. Poi abbiamo provato ad anticipare l’impiego delle gomme dure ma la scelta non ha pagato e abbiamo dovuto fare la terza sosta nel finale, il che mi ha fatto perdere qualche posizione. Nella seconda parte ho sofferto molto il degrado delle gomme posteriori e non avevo un buon ritmo. Novità come l’ala posteriore hanno funzionato: si sono visti sicuramente più sorpassi rispetto all’anno scorso. Il duello con Button? E’ stato molto intenso: quando lui mi ha passato tagliando la chicane mi aspettavo che avrebbe ricevuto una penalità. Sono un po’ deluso per il risultato e per la prestazione complessiva di questo weekend. Dobbiamo lavorare e capire bene cosa sia accaduto perché credo che non abbiamo dimostrato il nostro vero potenziale.”
Pat Fry: “Abbiamo davanti a noi molto lavoro, su questo non ci sono dubbi. La 150° Italia non si è dimostrata durante il weekend così competitiva come avremmo voluto e questo è un fatto: tanto in gara quanto in qualifica Red Bull e McLaren sono state più veloci. Da un punto di vista della gestione della strategia, credo che con Fernando abbiamo operato le scelte giuste, considerato quello che era accaduto nel suo primo giro, quando si era ritrovato in nona posizione. Grazie ai pit-stop e ad alcuni bei sorpassi, lo spagnolo è riuscito a risalire fino al quarto posto e a lottare per il podio fino all’ultimo giro. Con Felipe, invece, abbiamo probabilmente commesso un errore nel finale, che gli è costato forse una posizione. Ora dobbiamo rimboccarci tutti le maniche, in pista e a casa, per cercare di presentarci in Malesia in una migliore condizione.”
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Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!