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Secondo giorno di test a Sepang

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Honda sempre più rapida e convincente con quasi tutti i suoi piloti, mentre Ducati deve rinunciare per ora a Rossi messo KO dalla febbre.
La seconda giornata di test a Sepang è iniziata all’insegna della solidarietà, con i piloti MotoGP che alle 9.30 ora locale si sono riuniti in pista per la consegna delle donazioni in favore della popolazione malese recentemente colpita dalle alluvioni.
Con la febbre che ha messo fuori uso, almeno fino alle 14 ora locale Valentino Rossi, rientrato in Hotel e probabilmente out per l’intera sessione, Honda ha fatto nuovamente da padrona. La casa con le ali ha piazzato i suoi tre piloti ufficiali nella top3, favorendo questa volta lo spagnolo Dani Pedrosa già in versione record della pista: “2’00.229”.
Subito a ruota Casey Stoner, in ritardo di 113 millesimi, e Andrea Dovizioso, a poco più di 3 decimi dal vice campione del Mondo 2010.
Solo altri due piloti sono in grado per ora di rompere la barriera dei 2’01 e si tratta di Ben Spies e Jorge Lorenzo. Il rookie of the year e il Campione del Mondo in carica, entrambi uniti quest’anno dai colori vintage di Yamaha Factory, accusano però un ritardo pesante di 6/7 decimi.
Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini) ed Hiroshi Aoyama, suo compagno di squadra occupano la sesta e settima posizione, a dimostrazione che la Honda ha davvero lavorato alla grande durante l’inverno, mentre Colin Edwards (Monster Yamaha Tech3), Álvaro Bautista (Rizla Suzuki) e Nicky Hayden, prima Ducati qualificata, completano la top ten.
Alle spalle dell’americano tutto il gruppone della casa di Borgo Panigale, con Barberá che precede i piloti Pramac e Karel Abraham (Cardion AB). Alle loro spalle Toni Elias (LCR Honda) e Cal Crutchlow (Monster Yamaha) chiudono il gruppo orfano oggi del numero 46.

 Fonte MotoGP.com – http://www.motogp.com

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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