Un Michel Fabrizio in perfetta simbiosi con la sua Suzuki
“Per questo è stato un po’ come tornare a casa. Francesco Batta (titolare del team, ndr) mi ha dato una grande opportunità nel 2003 e spero che anche il 2011 possa rappresentare una svolta nella mia carriera”.
L’ultimo dei tre anni in Ducati non è stato facile. Con quali speranze arrivi in Suzuki?
“La Suzuki ha un po’ ridotto il budget per lo sviluppo della Superbike ma la GSX-R è molto competitiva e lo scorso anno è stata l’unica a tenere testa all’Aprilia. La squadra inoltre andrà avanti con le proprie forze: per esempio nei test avevamo un motore diverso da quello utilizzato da Haslam nel 2010 e un ulteriore step è previsto per le gare estive.”
Come ti sei trovato sulla quattro cilindri?
“E’ stata un po’ dura riprendere gli automatismi dopo tre stagioni sulla bicilindrica Ducati. Ma adesso sono a tornato un pilota da plurifrazionata.”
Soddisfatto dei risultati dei test invernali?
“Abbiamo girato poco sull’asciutto ma abbiamo ancora due giornate a Phillip Island per completare programma e affiatamento. Sarà importante arrivare belli caldi alla prima gara.”
Cos’hai in mente?
“Cominciare il Mondiale con il piede giusto sarebbe importantissimo. In Australia io vado forte e la Suzuki pure. Spero di essere la sorpresa…”
Fonte Worldsbk.com – http://www.worldsbk.com
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Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!