Hayden ottavo e Rossi 10º iniziano a carburare dopo una tre giorni complicata.
Valentino Rossi si è detto molto soddisfatto dei progressi fatti con la messa a punto che anche oggi gli hanno permesso di abbassare di oltre sette decimi il suo miglior crono rispetto a ieri. Seppur ancora limitato dalla spalla convalescente, il pilota italiano è partito dalla Malesia felice dei progressi fatti dal punto di vista fisico e dal lavoro completato con la sua squadra.
Anche Nicky Hayden è migliorato giorno dopo giorno e si aspetta di vedere i frutti del lavoro fatto già dai prossimi test che si terranno di nuovo a Sepang dal 22 al 24 febbraio.
Nicky Hayden – 8°
“È stato davvero bello tornare in azione. Abbiamo completato tre giorni di test molto importanti, riuscendo a portare a termine davvero tanto lavoro. E’ chiaro che avrei preferito essere più vicino ai primi ma è anche vero che abbiamo ridotto le distanze giorno dopo giorno. Oggi sembrava dovesse piovere da un momento all’altro ma, come martedì e mercoledì, non è mai successo e questo ci ha permesso di trovare diverse soluzioni che ci sono piaciute. Abbiamo dovuto dedicare parecchio tempo a lavorare sul set up per ridurre il “chattering”. Era successo anche l’anno scorso ma solo su questa pista quindi è probabile che non sia un fatto correlato alla GP11. Abbiamo fatto anche delle prove di gomme con la Bridgestone che potranno essere utili lungo la strada: sappiamo che c’è ancora molto da fare ma contiamo di essere vicino ai primi già dai prossimi test”.
Valentino Rossi – 10°
“Sono molto contento perché prima di arrivare qui avrei messo la firma per fare venti, trenta giri al giorno e invece nei primi due ne ho fatto una quarantina e oggi cinquantadue. Certo oggi alla fine ero davvero finito, anche perché il resto del mio corpo lavora in maniera diversa dal normale, devo fare molte cose con il braccio sinistro che quindi è molto affaticato. Però sono felicissimo per la spalla perché migliora giorno per giorno e anche dopo lo stress di aver guidato una MotoGP al limite non ha nessun problema: adesso è solo una questione di forza. Ho guadagnato anche dal punto di vista del movimento tanto che non credo che adesso il limite fisico valga un secondo ma piuttosto sui cinque o sei decimi, che perdo soprattutto in frenata e in entrata di curva. Comunque abbiamo lavorato bene anche oggi, siamo riusciti a raccogliere molti dati e a risolvere il problema di “chattering” che avevamo. Ovviamente rimane molto da fare ma rispetto all’inizio dei test ci siamo avvicinati decisamente a quella messa a punto di base che stiamo cercando. Non dobbiamo cambiare il carattere della Desmosedici, dobbiamo sfruttare le sue caratteristiche migliori, la stabilità ed il motore, e migliorare altre aree, soprattutto il comportamento in curva per farla girare meglio. In ogni caso la valutazione complessiva dei test non può che essere buona, oggi siamo ad un secondo dai primi e anche nel pomeriggio, girando con le gomme da gara, il distacco rimaneva sui sette, otto decimi. Ho bisogno di fare ancora chilometri per capire altre cose della GP11 e, anche se devo modificare un po’ il mio stile di guida, adesso sento la Ducati molto più mia”.
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