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Triumph America e Speedmaster

Tempo di lettura: 3 minuti

Stanno arrivando sulla rete delle concessionarie le rinnovate versioni delle “piccole” cruiser Triumph, presentate durante l’edizione 2010 di Intermot insieme alla sorella maggiore Thunderbird Storm.
La Speedmaster versione 2011 è ricca di novità che le conferiscono un aspetto ancora più aggressivo e regalano un’esperienza di guida appagante.
La cruiser sportiva di Triumph si presenta con una nuova ruota anteriore in lega da 19″ accoppiata a un pneumatico sottile, frenato da un disco singolo in luogo del doppio disco della versione precedente, per un look da vera hot rod, ma sono tanti gli aggiornamenti che la rendono più facile da guidare e sempre ricca di personalità.
Nella versione 2011 l’ergonomia è stata migliorata, con la sella alta 690 mm abbinata al manubrio più ampio, che offre una posizione di guida molto diversa rispetto al modello precedente, adatta a un pubblico più ampio.
Per rafforzare questo ritorno all’essenzialità, la Speedmaster 2011 si propone con faro anteriore dal design rinnovato, serbatoio a goccia finemente curato, parafanghi minimalisti, ruota posteriore in lega da 15″ con pneumatico a profilo alto e carter motore verniciato di nero.
I due colori disponibili per l’edizione 2011 della Speedmaster sono il classico Phantom Black metallizzato e il nuovissimo Cranberry Red.
La ricca gamma di accessori originali Triumph per la Speedmaster comprende una serie di borse, parabrezza e selle alternative in grado di soddisfare i gusti personali di ogni pilota.
La America si propone con un significativo aggiornamento rispetto al modello precedente per divenire l’autentica cruiser con l’inconfondibile tocco Triumph.
Lo styling completamente rinnovato è caratterizzato da una nota più classica per il 2011, con cerchi in lega da 16″ all’anteriore e da 15″ al posteriore, abbinati a pneumatici con fianchi alti, parafango anteriore avvolgente, manubrio arretrato e pedane avanzate.
Il risultato è il tradizionale look cruiser con una posizione di guida bassa e rilassata che avvicina ancora di più il pilota ai comandi, mettendolo in simbiosi con la motocicletta, che diventa così davvero facile da guidare.
La sella ribassata, posizionata a soli 690 mm da terra, permette di gestire agevolmente i 250 kg di peso totale della moto in assetto di marcia e con pieno di carburante. Gli ingegneri Triumph hanno progettato l’America 2011 con l’intento specifico di attrarre un’ampia gamma di piloti, incluso il pubblico femminile. Oltre alla seduta bassa e al peso contenuto, tanti dettagli come il cavalletto laterale facilmente accessibile e l’ergonomia migliorata, rendono l’America appetibile per diverse tipologie di appassionati alla ricerca di una moto bella da vedere, ma anche facile e divertente da guidare.
Nella tonalità Metallic Phantom Black o in versione bicolore Eclipse Blue e Crystal White, l’America mantiene un fascino senza tempo e un’eleganza discreta. Le abbondanti cromature di alta qualità esaltano la bellezza della linea contribuendo a un equilibrio estetico impeccabile.
A disposizione un’ampia gamma di accessori Triumph originali, fra cui parabrezza e schienalini a sganciamento rapido, borse rigide, una sella bassa alternativa e tanti elementi cromati e in pelle per gli amanti di un look esclusivo e personalizzato.
Comune denominatore delle due motociclette il motore bicilindrico fronte marcia 865cc. Il propulsore è una proposta unica nel mare magnum dei due cilindri a V: una configurazione in pieno stile britannico che distingue Speedmaster e America dalle concorrenti, offrendo un look inconfondibile e un’esperienza di guida senza confronti genera ben 61 CV di potenza, accompagnati da un sound profondo quanto l’emozione della guida dato dal manovellismo a 270°.
Il motore, raffreddato ad aria, non rinuncia alla modernità dell’iniezione(sapientemente celata da una coppia di finti carburatori), che assicura una propulsione più pulita e riduce gli interventi manutentivi.

marco lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!