I primi podi di questa moto sorprendente, nata dalla collaborazione tra BMW e Alpha Racing, sono arrivati grazie anche al lavoro del test team della BMW che mensilmente svolgeva delle prove per perfezionare motore e telaio della S1000RR.
Il motore BMW è un “demone in gabbia”, che nella versione gara libera tutto il potenziale nascosto di una moto di serie con il più stretto motore a quattro cilindri che si possa immaginare.
Grazie ad un rapporto alesaggio/corsa di 0,621 (80 x 49,7 mm) il motore BMW può girare molto in alto, aiutato da un sistema di distribuzione leggero e compatto con un movimento “a dito” per azionare le valvole. Il rapporto di compressione è 14:1, un valore relativamente basso se comparato con altri motori di questa classe. La dichiarazione ufficiale BMW di 210 CV sembra abbastanza in linea con la concorrenza, ma la sua migliore caratteristica è l’equilibrio dell’insieme e la capacità della moto di adattarsi al meglio su qualsiasi circuito.
Su questo motore non è stata adottata la distribuzione a cascata di ingranaggi, la classica catena è una buona soluzione per la BMW, ma il segreto della sua notevole velocità non è solo nella sua potenza, ma nella sua progressione. E quell’ampia apertura al centro del cupolino convoglia una notevole quantità di aria verso il corpo farfallato.
Quattro iniettori collegati al cosiddetto flauto forniscono il carburante, attraverso un corpo farfallato Dell’Orto largo 48 millimetri. Uno o due iniettori per cilindro sono utilizzati, a seconda della messa a punto desiderata, del numero di giri e di altro fattori che cambiano da circuito a circuito
Un ‘ride-by-wire’ elettronico fornisce la giusta interfaccia tra il pilota e la farfalla dell’acceleratore e un sistema EFI RSM5 BMW Motorrad Motorsport, progettato e costruito in casa BMW, controlla la mappatura del motore, l’anticipo e il resto dei parametri necessari a una perfetta messa a punto.
Nel 2010 abbiamo visto per la prima volta un forcellone in due parti lavorate dal pieno e assemblato con una combinazione di profilati di alluminio, parti saldate e altre fuse in terra con la parte superiore e inferiore letteralmente incollati tra loro, per evitare distorsioni e punti deboli causati dalla saldatura.
La sospensione viene dall’onnipresente Öhlins e il team ha utilizzato sia il materiale più collaudato TTX che il nuovo kit 2010, il che significa TTX20 o TRVP25 come forcelle e RSP40 oppure TTX36 come ammortizzatori.
Fonte Worldsbk.com – http://www.worldsbk.com
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