Rispetto al 2009, la novità sostanziale della supersportiva di Noale è stata l’adozione, nei test pre-stagionali, del sistema di distribuzione ad ingranaggi. Una mossa che ha scatenato le proteste degli altri team e che per questo motivo ha imposto all’Aprilia di correre con la distribuzione a catena per metà stagione, utilizzando poi gli ingranaggi solo a partire dalla gara di Miller. Per il 2011, l’Aprilia, non potra’ utilizzare la distribuzione ad ingranaggi.
Gli ingranaggi consentono di fare una fasatura più precisa, pesano un po’ meno, aumentano gli intervalli tra le revisioni e consentono un maggiore controllo del sistema, a causa della minore inerzia, sopratutto in scalata. Inoltre è possibile trovare anche una manciata di cavalli in più.
In realtà, il motore quattro cilindri a V di 65 dell’Aprilia non aveva bisogno di grandi aiuti: l’unico neo di questa Regina della Superbike e’ infatti una certa difficolta’ nell’adattarsi ai circuiti con asfalto non perfetto, comportamento che riflette il carattere strettamente corsaiolo di questa moto stradale.
Gli aspetti legati alla ciclistica sono stati migliorati con l’adozione di un sistema anti-wheelie, da un sofisticato controllo di trazione e da un puntiglioso lavoro di sviluppo sulle caratteristiche di erogazione del motore, lavoro che l’Aprilia ha effettuato con grande abilita’ nel corso di tutta la stagione.
La possibilita’ di intervenire e regolare molte parti del motore è una delle caratteristiche piu’ importanti che rendono competitiva l’Aprilia, ma nonostante la possibilità di spostare il motore all’interno del telaio, il propulsore è rimasto nella posizione utilizzata nel 2009. L’Aprilia ha anche realizzato un proprio sistema di frizione antisaltellamento, ed e’ sicuramente una delle aziende che hanno progettato e realizzato più materiale in casa di chiunque altro.
All’interno, troviamo componenti molto leggeri che aiutano il motore a girare in alto, il tutto aiutato da un sistema di ammissione con collettori a lunghezza variabile e ad una iniezione EFI sviluppata in casa. Da notare che si e’ utilizzato su questa moto un sistema giroscopico che e’ in grado di regolare e adeguare le prestazioni del motore, in base all’inclinazione della moto (moto inclinata = motore erogazione piu’ dolce). La potenza nella configurazione finale era di oltre 215 bhp a 15.000 giri/min (500 giri in più rispetto al 2009) con un rapporto di compressione di 14.5:1.
Osservando il telaio si puo’ notare che quasi tutto – angolo di cannotto di sterzo, l’altezza da terra, la posizione del forcellone e l’interasse – è regolabile. Aprilia nella messa a punto della moto ha sempre sfruttato la possibilita’ di modificare l’angolo del cannotto di sterzo, l’altezza del punto perno del forcellone e il rapporto del leveraggio del forcellone considerando queste operazioni come un qualsiasi altro elemento di messa a punto. Aprilia ha realizzato anche un suo forcellone dalle dimensioni contenute, se si compara con la concorrenza ,che ha consentito un buon lavoro di regolazione della rigidità generale del telaio e un ottimo adattamento alle caratteristiche dei pneumatici.
Sul fronte della frenata Aprilia durante la stagione ha provato a utilizzare diverse misure di dischi ma alla fine i migliori risultati si sono ottenuti con dischi Brembo da 320 mm, abbinati a pinze della stessa Casa. Uno dei principali cambiamenti è stato quello delle sospensioni, dove l’Aprilia ha utilizzato la forcella anteriore Ohlins TRVP25 da 42 millimetri e l’RSP40 (TTX40) come ammortizzatore posteriore ed ha lavorato sodo per renderli efficaci su ogni pista.
La moto rispetta il limite di peso di 162 kg in assetto da gara, ed stato molto evidente durante la stagione che Aprilia ha saputo sfruttare al massimo i nuovi pneumatici Pirelli, in particolare quelli denominati 561.
Fonte Worldsbk.com – http://www.worldsbk.com
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