Ferrari: l'amarezza del giorno dopo. . . .
“Per tutti noi è una giornata difficile. La notte non ha diminuito l’amarezza per un epilogo triste di una stagione comunque straordinaria. Ci dispiace invece vedere che c’è qualche politico che, stando alla finestra, una volta è pronto a saltare sul carro del vincitore, l’altra reclama la ghigliottina quando le cose vanno male. E non capiamo nemmeno chi si compiace con l’autoflagellazione, chi si crogiola nella cultura del “tutto sbagliato, tutto da rifare”. Sono vizi molto italiani, che dovremmo imparare a scrollarci di dosso. La dura legge dello sport vuole un solo vincitore ma quest’ultima gara non deve far dimenticare che siamo arrivati a giocarci il titolo Piloti all’ultimo Gran Premio, compiendo una rimonta eccezionale, quando la critica solo quattro mesi fa ci dava per sconfitti. Siamo rimasti sempre uniti, come una vera squadra, come gli uomini della Ferrari sanno fare: stringendo i denti e non mollando mai la presa.
Siamo tornati là dove la Ferrari deve essere, in lotta per la vittoria: se, a parte due eccezioni, è dal 1997 che arriviamo alla fine della stagione o da campioni del mondo – sono 14 i titoli conquistati: nessuno ha fatto di meglio – oppure in lizza per la vittoria finale, vuol dire pur qualcosa. Nello sport, ricordiamocelo sempre, il confine fra la vittoria e la sconfitta è sempre molto sottile e bisogna saper accettare quando si perde così come si deve vivere con sobrietà il successo.
Vogliamo ringraziare i nostri tifosi che ci hanno sempre fatto sentire il loro sostegno, con calore e passionalità, con qualche critica ma sempre con affetto. Proprio in un giorno così duro, siamo sicuri che lo sia anche per voi, dobbiamo essere comunque fieri di quello che abbiamo fatto quest’anno e di essere parte di un’azienda che è e resta l’orgoglio di questo Paese. Che oggi sia l’inizio di una nuova stagione che affronteremo, se mai fosse possibile, con ancora più voglia di vincere.”
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Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!