Melandri saluta la MotoGP
Marco Melandri passa al campionato superbike, dopo tredici stagioni da pilota regolare del Campionato del Mondo, un titolo 250, 62 podi totali di cui 20 vittorie e la tredicesima posizione nel GP di Valencia non rende affatto omaggio ad uno degli idoli della tifoseria italiana.
“Non voglio parlare della gara, ma del mio futuro, e affermare che per me al momento era giusto chiudere questa storia ed iniziarne un’altra. In ogni caso è stata una parte della mia vita e se sono la persona che sono adesso lo devo in parte anche la MotoGP,” ha affermato Macho a fine gara. Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicino e nello stesso tempo ringrazio anche quelli che mi hanno sempre osteggiato perché sicuramente mi hanno aiutato a crescere. Ringrazio gli sponsors che mi hanno accompagnato in questi anni e le persone che hanno lavorato con me, la mia famiglia, i miei tifosi e do a tutti appuntamento in un altro campionato”.
Forse più triste di Marco, il suo mentore e capo del team Fausto Gresini, che ha aggiunto, “Mi dispiace molto per Melandri per questa stagione ed anche per la gara di oggi. Per tutto il bene che voglio a Marco mi rende triste vederlo così amareggiato. Abbiamo cercato di fare tutto il possibile per metterlo nella condizione di far bene ma non ci siamo riusciti e questo mi dispiace”.
“Gli auguro di raccogliere, nella sua nuova avventura tutti quei risultati che non è riuscito a bissare in questa squadra e comunque lui sà che in Superbike avrà un tifoso in più che sarò io”.
Fonte MotoGP.com – http://www.motogp.com
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Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!