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CR&S Duu

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Moto fatte da motociclisti per i motociclisti. Questa la missione di CR&S, Cafè Racers and Superbikes, fondata da Roberto Crepaldi nel 1992 con lo scopo di promuovere le moto sportive anni ’60 e ’70 (Cafè Racers) e le loro nipoti odierne (Superbikes). Unico costruttore di veicoli stradali rimasto a Milano, dal 2002 la CR&S produce in piccola serie motociclette dedicate agli esteti delle due ruote. Ogni CR&S è assemblata a mano ed è unica perché ciascuna componente viene scelta dal committente insieme al costruttore su una infinita gamma di varianti meccaniche ed estetiche. Il primo modello prodotto con marchio CR&S è la VUN, moto stradale monocilindrica e monoposto, leggera e maneggevole, dotata di tecnologia avanzata. Alla VUN si aggiunge ora la DUU, due litri, due posti, due cilindri. Si tratta di una naked al vertice del settore Premium che unisce il design italiano e una ciclistica europea, agile e sportiva, a un propulsore bicilindrico americano (S&S X-Wedge di 1916 cc). Dopo la presentazione del concept proposto in anteprima all’EICMA 2009, la DUU ha raccolto il consenso della stampa e del pubblico che l’ha premiata con oltre 140 prenotazioni per il 2011.
Anima della CR&S è Roberto Crepaldi, già socio fondatore della Numero Uno, la società milanese che ha reintrodotto in Italia la Harley Davidson. Dopo l’incontro tra Crepaldi e il progettista neozelandese John Britten per la CR&S inizia una fase dedicata alle corse sui circuiti internazionali prima come supporto tecnico e poi come team in proprio. Nel 2002 si concretizza il progetto di realizzare una moto stradale con marchio CR&S. Entrano a far parte della CR&S Giovanni Cabassi e Giorgio Sarti e nel 2004 a Roberto Pattoni, patron della Patton, viene affidata la direzione tecnica.
Nel 2010 l’Azienda si è spostata nella nuova sede di Cusago, per ampliare la produzione e soddisfare le numerose richieste di moto firmate CR&S.

Milano e la tradizione meccanica

“Fada sü a Milán cont il coeur e cont i man” (costruita a Milano col cuore e con le mani) recita il motto impresso accanto a un Duomo stilizzato su ogni motocicletta uscita dall’officina CR&S. L’Azienda di Cusago sottolinea con orgoglio e ironia la sua appartenenza alla tradizione meccanica che ancora rappresenta un asse portante dell’economia milanese accanto alla moda e al design.
E il dialetto milanese permea il vocabolario motociclistico targato CR&S. Eccone alcuni esempi:
– Vun (=1): la prima moto prodotta con marchio CR&S, monoposto e monocilindrica
– Duu (=2): il secondo modello, biposto, bicilindrica, di due litri di cilindrata.
– Vunic (Vun International Club): il moto club a cui sono iscritti tutti i proprietari di una CR&S Vun.
– Vùndes Vun van a Man: titolo di uno dei docu-film realizzati da CR&S per documentare le imprese del Vunic, in questo caso il viaggio all’Isola di Man con undici VUN in occasione del 100° anniversario del TT.
– Deperlù (=per conto suo): versione monoposto della DUU.
– Conlatusa (=con la ragazza): versione biposto della DUU.

Le moto “sartoriali”
La CR&S ha introdotto il concetto di “moto fatta su misura” come un abito sartoriale per esteti delle due ruote che vogliono provare il piacere di costruirsi il proprio “giocattolo” personalizzando in ogni sua parte. Tutte le CR&S sono assemblate a mano e uniche nel risultato finale: a partire dalla versione standard dei due modelli VUN e DUU il committente può scegliere tra un’infinita gamma di soluzioni tecniche ed estetiche. La nuova DUU è anche modulare: il modulo base può essere configurato  in modo diverso a seconda delle esigenze del motociclista mantenendo le caratteristiche estetiche e funzionali del progetto.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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