Per gli amici “Astoreddu”, nome dettato dalla forma del cupolino, è un progetto che porto avanti secondo vari step evolutivi dal 1999. E’ una Special realizzata da Giordano Loi, un vero e proprio artista del modellamento. Per la prima volta riportiamo integralmente quanto scritto da Giordano circa la sua “Astoreddu”, bellissime parole che trasmettono pienamente la sua passione e devozione per l’arte, anche quella in movimento.
” Questo progetto è nato con la consapevolezza che l’estro creativo si potesse manifestare non solo nelle opere d’arte, nella fattispecie la scultura, ma anche un mezzo come la motocicletta potesse incarnare l’idea di una scultura viva, come mi piace definirla: dinamica. Scomponendo l’oggetto motocicletta, potevo vedere che un serbatoio, isolato dal suo contesto, se formalmente compiuto, potesse avere la stessa dignità di un’opera plastica moderna.
La sua funzione estetica non era fine a se stessa, nei miei disegni ogni più piccolo volume trova eco nell’anatomia animale, come se una serie di fasci muscolari avvolgano l’anima meccanica.
Il design che ne scaturisce è dettato dal rincorrersi di curve e linee sensuali che convergono in diagonale verso l’anteriore, ci sono le branchie per refrigerare il motore, gli occhi accigliati di un rapace per aggredire la strada.
Credo che questa mia interpretazione del design motociclistico sia stato di ispirazione per vari designer, un caso su tutti ,la bmw con la sua superbike S 1000 rr che risulta essere una versione ripulita dalla materia scultorea della mia opera Chimera, su base rg 500 presentata al bike expo nel 2006… Le mie realizzazioni sono squisitamente artigianali, non si tratta di vetrine viaggianti di pezzi aftermarket, dove vince chi ha il portafogli meglio fornito, non mi interessa, ma la consapevolezza che l’anima di un oggetto non la si può comprare, ma soltanto donare con le proprie mani. L’Astore è una moto leggerissima, solo 150 kg di peso, con i cavalli giusti, 90 cavalli alla ruota, stretta e filante, nuda abbastanza da fare vedere con orgoglio la meccanica, ma capace con il suo particolare cupolino di impedire i classici ondeggiamenti delle naked ad alta velocità, un pò come dovrebbe essere una vera Ducati Super Sport… ”
Prototipo su base Ducati 350 ss 1992.
Sovrastrutture in fibra di vetro, carbonio, kevlar.
Ciclistica:
Telaio trasformato su mie specifiche dalla Pierobon, cannotto di sterzo riposizionato con inclinazione pari a 24,5°, serie di traversini trasversali per irrigidire la struttura, parte posteriore asportata in favore di un telaietto amovibile di derivazione ducati 996, forcella Showa Ducati 900 ss con cartuccia racing by Mupo
Mono ammortizzatore AB 1 con precarico molla idraulico Mupo.
Dischi Freno wave Braking abbinati a pastiglie Zqoo.
Pinze freno brembo racing
Pedane arretrate Style and Performance.
Pompa freno Brembo 19×20.
cerchi marvic penta in magnesio.
Motore :
Elaborazione by Desmo Power Ducati 944,
pistoni Pistal Racing,
albero motore alleggerito ed equilibrato by EVR,
condotti riprofilati,
volano alleggerito,
alberi a camme ST2,
impianto elettrico 996,
corpi farfallati 45 mm,
attuatore frizione maggiorato,
campana frizione in ergal collettori di scarico by Fresco,
cavi siliconici racing,
kit trasmissione racing 520.
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