Ad Estoril Lorenzo vola e semina Rossi. . . .
Per l’italiano si tratta di un podio che conferma lo stato di forma in continuo miglioramento e la caduta evitata negli ultimi giri di gara è la assoluta prova che il numero 46 è tornato. Una prova sul bagnato lo avrebbe probabilmente favorito, ma il podio è senza dubbio un ottimo piazzamento.
Se Rossi e Lorenzo non ci hanno regalato troppe emozioni, ecco il duo “sostituto” formato da Andrea Dovizioso e Marco Simoncelli. Complice una caduta nei primi attimi del GP di Casey Stoner, i due italiani si giocano il podio per metà gara almeno. Vince lo spettacolo senza dubbio, e vince anche la Honda ufficiale di Dovizioso che solo sul traguardo beffa Simoncelli. Bravi entrambi con Nicky Hayden quinto e Randy De Puniet sesto che possono solo stare a guardare.
Dietro sono poche le emozioni: cade praticamente subito Aleix Espargaró su Pramac Racing e il suo compagno di squadra Carlos Checa è costretto al ritiro a metà gara. Dani Pedrosa prova a rientrare tra i migliori e ci riesce fino a 10 giri dal termine quando l’inevitabile crollo fisico lo costringe a due banali errori di linea e all’ottava piazza finale. Davanti a lui Colin Edwards.
Con la doppietta Fiat Yamaha, la casa giapponese conquista il titolo costruttori e raggiunge la tripla corona per il terzo anno consecutivo.
Fonte MotoGP.com – http://www.motogp.com
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Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!