In tutto il mondo le Alfa Romeo sono riconosciute come vetture belle, sportive e capaci di riproporre, attraverso la più brillante tecnica motoristica attuale, il retaggio di una grande tradizione di corse e di vittorie. Automobili, insomma, che nell\’uso quotidiano sanno regalare grandi sensazioni e restituire un autentico piacere di guida. Alfa 156 GTA e Sportwagon GTA mantengono queste caratteristiche, ma all\’occorrenza offrono anche qualche cosa di più: più prestazioni, più \”handling\”, più capacità frenante. In una parola, il comportamento dinamico di una vettura destinata alle corse.
Il merito va, in gran parte, all\’esuberante motore nascosto sotto il cofano delle due vetture: un 3.2 V6 24V che può sfoderare una potenza di 250 CV e una coppia di 300 Nm (30,6 kgm). Un propulsore, insomma, che assicura prestazioni esaltanti e nel contempo rende la GTA estremamente piacevole da guidare pure nell\’uso quotidiano, dove una curva di coppia che raggiunge valori elevati già ai bassi regimi permette, ad esempio, di viaggiare in sesta a meno di 2000 giri/min e di schizzare via accelerando, senza bisogno di cambiare marcia.
Da solo, tuttavia, un eccellente motore non fa un\’auto sportiva. Ecco perché sulla già ottima base di una berlina di temperamento come Alfa 156, i tecnici hanno eseguito altre trasformazioni profonde. O meglio, hanno modificato tutti i componenti che hanno un impatto sulla dinamica della vettura. In primo luogo, quindi, le sospensioni. L\’anteriore, che rispetto al quadrilatero alto adottato dalla Nuova Alfa 156, presenta una traversa inferiore rinforzata, un montante ruota specifico caratterizzato dalla diversa posizione del fissaggio del tirante guida, un assetto più basso, molle ammortizzatori con una nuova taratura e una barra stabilizzatrice di maggior diametro. E la posteriore, dove è montato un Mc Pherson particolarmente evoluto nella geometria e nei dettagli costruttivi, con una diversa posizione dei punti di attacco alla scocca, con una barra stabilizzatrice di maggior diametro e una taratura specifica per molle, ammortizzatori e rigidezza delle boccole. A garanzia di maggior feeling sportivo è stato adottato un rapporto di sterzatura più diretto che permette di avere sempre l\’auto in \”pugno\” e di farle fare qualunque cosa con precisione millimetrica, pur ruotando pochissimo il volante.
Si aggiungano due cambi particolarmente efficienti (uno manuale ed uno Selespeed); freni potenti ed efficaci anche nelle condizioni più esasperate (dischi anteriori autoventilanti da 305×28 mm con pinze Brembo a doppio pompante e dischi posteriori da 276×10 mm; un ABS con ripartitore elettronico della forza frenante EBD; un sistema antislittamento ASR (Anti Slip Regulation) e il gioco è fatto. Ecco due automobili con prestazioni e risposte davvero brillanti sul piano dinamico, dell\’assetto, della guidabilità. Vetture, insomma, per chi – in tema di sportività – vuole il massimo. E desidera farlo sapere, sia pure senza ostentazione. Da qui la scelta stilistica di non stravolgere la tanto apprezzata linea della berlina e della Sportwagon di base. Ma di limitare gli interventi esterni a pochi tratti che danno ancora più forza all\’impronta sportiva del modello.
Non a caso tutti i cambiamenti stilistici privilegiano l\’aspetto funzionale della vettura e rispondono a trasformazioni tecniche del telaio e della meccanica. Vista da fuori, però, la vettura non ha perso riconoscibilità, anche se appare come un\’Alfa 156 più grintosa: più larga, più bassa al suolo, decisamente \”aggrappata\” all\’asfalto, anche grazie ai pneumatici adottati: 225/45 su cerchi da 17 pollici. Mentre all\’interno le GTA ripropongono il ricco allestimento messo a punto per la Nuova Alfa 156, aggiungendo alcuni dettagli di impronta decisamente sportiva che sono esclusivi della versione. Tra questi i principali sono: i sedili ad alto contenimento e dalla conformazione sportiva con \”nasello\” regolabile (la parte del cuscino su cui appoggiano le cosce); le razze del volante segnate da inserti in metalluro grigio Peltro; la grafica specifica del quadro strumenti per una lettura immediata e chiara; il pomello e la cuffia del cambio in pelle; la pedaliera in alluminio con riporti in gomma.
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