Nuove Suzuki GSX-R 600/750
Su entrambi i modelli il motore è stato ruotato di 3 gradi all’indietro intorno agli ingranaggi del contralbero; ciò ha permesso di ridurre la distanza fra l’asse anteriore e il perno del forcellone, mantenendo la geometria di sterzo collaudata nelle corse e senza perdere il gioco fra ruota anteriore e radiatore quando l’escursione della ruota arriva al massimo.
L’interasse più corto ha consentito di centrare meglio la massa combinata moto/pilota fra le due ruote, migliorando le prestazioni in curva e riducendo la distanza fra sella e manubrio. La distanza inferiore e un’angolazione un po’ più ampia del manubrio consentono inoltre al pilota di riposizionare meglio il peso durante la gara, migliorando il comfort sulle lunghe distanze.
Il telaio di entrambi i modelli è costruito tramite saldatura di cinque parti. Tuttavia, le modifiche di forma e dimensioni della trave principale e la rilocazione delle saldature hanno permesso una significativa riduzione di peso di 1.350 grammi su tutte e due i modelli, migliorando la rigidità torsionale e le prestazioni in curva. Il telaio è più stretto all’altezza della sella, per consentire al pilota una migliore disposizione del proprio peso in fase di curva.
Anche il forcellone in alluminio di entrambi i modelli è più leggero di 900 grammi, grazie a un design semplificato con un numero inferiore di parti pressofuse.Sulla GSX-R600 la rielaborazione del cambio a sei velocità con rapporti ravvicinati prevede un rapporto della prima marcia più alto e rapporti quindi più brevi per le cinque marce successive, per una partenza più lanciata seguita da un’accelerazione più rapida in linea retta e una più veloce uscita dalle curve.
Inoltre, il peso combinato degli ingranaggi del cambio è inferiore rispetto al passato.
La frizione antisaltellamento attuata a cavo, utilizza un sistema a rampe e mozzetto – collaudato in gara – che riduce la pressione sui dischi della frizione in fase di decelerazione. Questo permette di scalare ed entrare in curva in modo più fluido, concentrandosi sulla frenata e sulla traiettoria della stessa.Il sistema S-DMS, con selettore della modalità integrato alla ECM, consente al pilota di utilizzare un pulsante sull’interruttore nella barra sinistra del manubrio e scegliere una delle due mappature disponibili, regolando così l’iniezione e i sistemi della valvola secondaria e dell’accensione. Le due mappature sono indicate come A e B. La mappatura A offre massima potenza e accelerazione, mentre la B è per prestazioni più controllate.
Il sistema S-DMS consente al pilota di scegliere la mappatura adatta alle diverse condizioni di guida e alle sue preferenze, per esempio una mappatura per la guida in autostrada e un’altra per percorsi misti.
Le due mappature disponibili sono state inoltre sviluppate in base alle esperienze in gara. Il passaggio da una all’altra è istantaneo. Il pilota può quindi adottarne una per una certa parte di un tracciato e poi passare all’altra per un’altra tipologia di percorso, per esempio quando solo alcuni settori della pista risultano bagnati. Il sistema consente inoltre di passare dalla mappatura A alla B
per adattarsi alle condizioni di fine gara quando il pneumatico è usurato, di usare sempre la mappatura B per un pneumatico appena montato o ancora scegliere la A per i tracciati più veloci e la B per quelli con più curve.Le forcelle rovesciate convenzionali utilizzano un assemblaggio a cartuccia che entra all’interno dello stelo su ogni lato e incorpora di solito un pistone da 20 mm per controllare lo smorzamento.Le nuove Suzuki GSX-R750 e GSX-R600 sono entrambe equipaggiate con freno anteriore con dischi interamente flottanti da 310 mm e nuove pinze monoblocco a quattro pistoncini Brembo con montaggio radiale. I pistoncini della pinza da 32 mm sono sfalsati per favorire un’usura uniforme della pastiglia, con l’offset dei pistoncini posteriori bilanciato rispetto alla linea centrale della pastiglia. Il design monoblocco delle nuove pinze le rende più leggere, mentre la costruzione più rigida e la maggiore area del pistoncino migliora le prestazioni di frenata, garantendo al pilota un’azione più efficace e una sensazione migliore sulla leva.
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Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!