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MotoGP - Rossi tradito ancora dalla spalla

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Il riacutizzarsi del problema fisico non ha permesso all’italiano di presentari al 100% al via del Gran Premio A-Style de Aragon concluso in sesta posizione.  Il weekend non prometteva nulla di buono e alla fine, in gara, Valentino Rossi non ha potuto far altro che correre per la sesta posizione. Le yamaha hanno dimostrato di non essere le moto più adatte su questo tracciato, basti vedere Lorenzo, e, come se non fosse sufficiente, la spalla dolorante di Rossi non ha dato tregua per tutti i tre giorni.
“Abbiamo avuto un sacco di problemi tutto il weekend, ed io sono stato lentissimo, oggi,” ha commentato Rossi. “Dovevo cercare di arrivare al traguardo, ma non sono stato in grado di far meglio che sesto. È stata una sofferenza per tutte le Yamaha, qui, ma i problemi alla spalla hanno reso le cose ancora più difficili per me”.
“Questo, combinato con le difficoltà del nostro pacchetto su questo tracciato, ha reso il tutto ancora più difficile. Siamo tristi, oggi. Speriamo in meglio per il Giappone”.
Della stessa idea Jeremy Burgess, Capo Meccanico di Valentino Rossi, che ha concluso: “Abbiamo incontrato problemi dal primo istante, e non siamo riusciti ad individuare un pacchetto competitivo. In più, la spalla causa problemi a Valentino e questo, unito ai problemi di set-up, non ci ha permesso di finire in una posizione migliore. Siamo delusi, e speriamo in un weekend migliore in Giappone”.

Fonte MotoGP.com – http://www.motogp.com

marco lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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