Dal nuovo circuito di Aragon, posizionato al centro del quadrilatero Saragozza, Barcellona, Tarragona, Valencia prende il via l´ultima parte del Mondiale Motogp con sei gare in otto settimane. Un vero e proprio “tour de force” che porterà il paddock in giro per il mondo per terminare con il gran finale di Valencia il 7 novembre. “Motorland Aragon” è un progetto nato dall´entusiasmo della comunità di Alcaniz e nel ricordo del mitico circuito urbano della stessa città. Con l’obiettivo di continuare questa tradizione sportiva nasce l´idea di costruire una nuova città motoristica, un complesso multifunzionale dedicato alla tecnologia, allo sport ed alla cultura del motore. Motorland Aragon è stato costruito su un´area di 3.500.000 m2, distante 5 chilometri dalla città di Alcaniz e a poco più di 100 chilometri dal capoluogo della Comunità Autonoma d’Aragona, Saragozza. Il complesso è stato inaugurato nel settembre del 2009 ed il circuito disegnato dal Tedesco Herman Tilke con la collaborazione del pilota di Formula 1 Pedro de la Rosa è modulabile per diverse discipline motoristiche. Il tracciato è stato definito da molti piloti veloce, dalle curve complesse ma estremamente divertenti. Ad Aragon, dove si tornerà al passato con un turno di prove anche il venerdì mattina, i piloti del Team San Carlo Honda Gresini sono alla ricerca di un risultato di prestigio che, in questa stagione, manca ancora all´appello e che con grande determinazione dovranno trovarlo nelle restanti sei gare dell´anno.
Marco Melandri: “Ho un grande desiderio di riscattare e cancellare il brutto fine settimana di Misano. Tutto è inziato nel peggiore di modi già dal giovedì quando, nel corso dell´evento DediKato insieme a Capirossi ho cercato di animare la serata ma non è andata come avrei voluto e forse sono stato frainteso. Mi è dispiaciuto molto! Poi è arrivata la gara della domenica della Moto2 con il terribile incidente di Tomizawa proprio nella curva dove nel 2007 ebbi un brutto incidente. Sono rimasto terribilmente scosso perchè io avevo sollevato a suo tempo delle perplessità sull´erba sintetica troppo a contatto con il cordolo ma non sono stato ascoltato. Giovedì nel corso della Safety Commission lo farò presente. “Dulcis in fundo” una mia gara da dimenticare nel corso della quale si è evidenziato ancora una volta la mia mancanza di feeling con la moto. In ogni caso, dopo la Moto2, ogni emozione sportiva è stata rimossa in me. Ad Aragon vorrei sfruttare ogni minuto delle prove per ritrovare il feeling che avevo trovato a Silverstone prima della caduta. Non mi aspetto magie rispetto alle gare precedenti ma farò tutto il possibile per fare una bella gara. “
Marco Simoncelli: “Subito dopo la gara di Misano sono rimasto rimasto estremamente colpito dal tragico incidente di Tomizawa e non sono riuscito minimamente a riflettere sul mio risultato. In questa settimana ho avuto modo di ripensarci e sono dispiaciuto per l´errore che ha compromesso il risultato finale. Peccato perchè stavo andando bene, ero subito dietro i primi cinque ed avevo un buon vantaggio su Edwards. Avrei potuto portare a casa un buon risultato e fino a quel punto ero soddisfatto. Poi un banale errore ha mandato tutto all´aria. Peccato! Cercherò di rifarmi ad Aragon dove ci sarà un turno di prove in più e dove ripartiremo dall´assetto base di Misano che andava meglio e con il quale abbiamo trovato una certa confidenza. Qualcuno ha già fatto qualche giro su questo nuovo tracciato e Valentino Rossi mi ha detto che la pista è molto bella, con curve veloci e divertenti saliscendi, l´opposto di Misano. Insomma dovrei trovarmi a mio agio e pertanto sono fiducioso di poter fare una bella gara. “
Fausto Gresini: “Aragon sarà una pista nuova per tutti e quindi andremo alla scoperta di questo tracciato potendo usufruire di un turno di prove in più il venerdì mattina come in passato. A Misano abbiamo raccolto poco con entrambi i piloti. Purtroppo se devo fare un bilancio dopo due terzi di stagione devo dire che i riscontri non sono certo positivi e comunque sono decisamente inferiori alle aspettative della vigilia. Melandri ha avuto non poche difficoltà a trovare il feeling con la RC212V e quando, a Silverstone, sembrava che lo avesse trovato è caduto senza poter dar continuità alla confidenza raggiunta con la sua moto. Simoncelli da parte sua ha avuto una costante progressione mettendo più volte in mostra le sue potenzialità ma purtroppo gli è mancato quell´acuto importante e significativo che gli avrebbe fatto fare il salto di qualità. Entrambi i piloti, da Laguna Seca, hanno inoltre riscontrato alcune difficoltà nella gestione della nuova elettronica arrivata proprio negli Stati Uniti. Ad Aragon il turno di prove in più potrebbe aiutare a trovare le giuste soluzioni per interpretare e sfruttare le grandi potenzialità di questa nuova e fondamentale componente tecnica. Mancano sei gare alla fine del Campionato ed insieme ai piloti ci impegneremo al massimo per riuscire ad ottenere quei risultati che al momento ci sono sfuggiti. “
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