Ducati Desmo Challenge: a Franciacorta Marco Caspon (Superbike), William Marchesi (Superstock) e Alessandro Valia (Protwins) si laureano campioni 2010
Colpi di scena a non finire, invece, nella Superstock, dove ancora una volta, purtroppo, è stato sfortunato protagonista Roberto Luigi Rozza, che per il secondo anno consecutivo vede sfumare le sue chance di vittoria all’ultima gara e non per demeriti propri, ma per problemi tecnici. L’alfiere del Team Spring si trovava infatti in seconda posizione (piazzamento che gli avrebbe consentito di aggiudicarsi il titolo) quando a pochi giri dal termine la sua 1198 lo ha costretto al ritiro. A vincere gara e titolo è stato dunque il suo compagno di squadra William Marchesi, che ha preceduto Claudio Brambilla e Manuel Palleschi, terzo assoluto e primo dei piloti a bordo della 848. Nella classifica dedicata a questi ultimi, poi, il “podio” è stato completato da Marcello Gabrielli e Giuseppe Le Noci, con Claudio Rovati primo tra i Rookie e lo stesso Le Noci tra i Senior, mentre Paolo Mauri si è aggiudicato la sottocategoria riservata alla 1098. Per quanto riguarda la classifica assoluta, invece, un altro dei protagonisti mancati è stato Peter Ennemoser. L’altoatesino è stato infatti penalizzato di 30” per sorpasso in regime di bandiere gialle mentre si trovava nelle primissime posizioni.
A chiudere in bellezza la giornata ci ha pensato infine una classe Superbike all’insegna della massima incertezza, dove i tre piloti in lizza per il titolo, ovvero Marco Caspon, Luca Pini e Davide Grandi, hanno animato la gara dall’inizio alla fine. Grandi è stato il più rapido in partenza nonostante Pini scattasse dalla pole position, ma poco dopo tra i due c’è stato il sorpasso, con Pini che ha preso il comando delle operazioni, Grandi secondo e Caspon che, stabilitosi in terza posizione, amministrava saggiamente la corsa riuscendo così a vincere il campionato per due soli punti su Pini, nonostante quest’ultimo abbia tagliato per primo il traguardo davanti a Grandi! Tra i Rookie, invece, il migliore è stato Alberto Baracco, mentre il “sempreverde” Massimo Boccelli ha collezionato l’ennesima affermazione tra i Senior.
Ancora una volta, dunque, il monomarca della Casa di Borgo Panigale ha confermato il suo grande valore, così come nelle cinque edizioni precedenti, grazie a gare spettacolari, a tanti partecipanti appassionati e ad alcune tra le più belle e curate Ducati in circolazione. Alla gara di ieri le Classifiche Generali si chiudono quindi come segue: nella Superbike è primo Marco Caspon, con 97 punti, seguito da Luca Pini 95 e Davide Grandi, 81; per la Superstock in testa William Marchesi, con 86 punti, Claudio Brambilla, 81 e Roberto Luigi Rozza, 72; per la Protwins infine, Alessandro Valia, con 115 punti, Valter Bartolini, 106 e Simone Bulai, 61.
Le emozioni non finiscono qui. Prossimamente ci sarà infatti la tradizionale cerimonia di premiazione della stagione appena conclusa e stavolta si è deciso di fare le cose in grande, allestendo qualcosa di veramente speciale. L’appuntamento è infatti per sabato 25 settembre, all’interno delle celebrazioni per il Mondiale Superbike in piazza a Imola, in presenza dei piloti ufficiali Ducati, quando con buona probabilità verranno anticipati anche i primi programmi e le novità del DDC per il prossimo anno. Un evento da non perdere!
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Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!