MotoGP - Parla Brivio sul passaggio di Rossi in Ducati
“Yamaha lo preparerà per si possa utilizzare nell’ultima gara della stagione,” ha commentato Brivio. “Questo test è stato importante anche per capire i problemi che avevamo avuto in gara, dove non eravamo abbastanza veloci. Abbiamo lavorato sul setting e speriamo sia una buona base per le prossime gare”. La notizia ufficiale del passaggio di Rossi a Ducati dopo sette stagioni è stato un argomento toccato da Brivio, al fianco del numero 46 fin dal suo arrivo nella casa giapponese. “È un peccato che Yamaha e Valentino si separino il prossimo anno, ma abbiamo ancora 8 gare e faremo del nostro meglio, sperando di vincere qualche gara e chiudere la nostra relazione nella miglior maniera possibile. È triste, ma è la vita!” ha dichiarato il manager italiano prima di parlare della storia di Rossi con la casa giapponese.
“È stato molto importante perché quando Valentino è arrivato in Yamaha non avevamo registrato nemmeno un podio con il team ufficiale nella stagione precedente, e abbiamo vinto il titolo nel 2004 al primo tentativo,” ha detto. “Poi abbiamo vinto tutto quello che si poteva vincere nel 2005 e lui è stato fondamentale perché dava tutti i feedback agli ingegneri per sviluppare la moto, e ovviamente gli ingegneri sono stati bravissimi a preparare le soluzioni ai problemi che lui trovava”.
“È stato specialmente incredibile all’inizio perché è stato un cambio pazzesco, non vincevamo da 12 anni e con l’arrivo di Valentino siamo diventati dominatori in MotoGP”.
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Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!