MotoGP 2010 - Espargarò testa il circuito di Laguna Seca
“Per fortuna non mi sia fatto niente nella caduta. Ho avuto un po’ di paura all’ospedale di Chemnitz perché i dottori non avevano un parere comune sulla diagnosi,” ha spiegato lo spagnolo.
“Dopo aver fatto le lastre, alcuni affermavano che la mia vertebra C7 era rotta e che sarei dovuto rimanere a riposo per due settimane. Altri invece affermavano che quella che si vedeva era una frattura vecchia e che non mi avrebbe comunque dato nessun problema. Per fortuna la diagnosi finale è stata quella di non aver riportato fratture durante la caduta”.
“Ho sempre sentito parlare della pista di Laguna Seca e del mito del Cavatappi, non vedo l’ora di affrontarlo per vedere se veramente il cambio di direzione cosi veloce e la successiva discesa ti tolgono il fiato”.
“Ho studiato con i miei tecnici il tracciato, sarà molto importante iniziare ad essere veloci fin da venerdì e continuare a progredire nei giorni successivi,” ha concluso.
Come lo spagnolo, nemmeno il compagno di squadra Mika Kallio ha mai corso sul tracciato californiano visto che lo scorso anno è stato costretto ai box dopo un’infortunio alla mano occorso ad Assen.
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Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!