MotoGP 2010 - Sachsenring: Pedrosa torna sul gradino più alto del podio
Succede un po’ di tutto nell’eni Motorrad Grand Prix Deutschland, gran permio che segna il ritorno in pista del Campione del Mondo in carica Valentino Rossi. L’italiano chiude quarto una gara nella quale regala emozioni fino all’ultima curva, dove perde il confronto con Casey Stoner e, di conseguenza, il podio.
La svolta della gara arriva con l’incidente di Randy de Puniet (che riporterà la frattura della tibia) dopo soli nove giri nel quale saranno vittime anche gli spagnoli Alvaro Bautista e Aleix Espargaró. Bandiere rosse e seconda partenza nella quale mancheranno tutti e tre.
Vince Dani Pedrosa su Repsol Honda, dimostrando, per la seconda volta in stagione dopo la gara del Mugello, di essere il vero rivale di Jorge Lorenzo, comunque secondo e sempre più aggrappato ad una classifica generale che non può che sorridergli. La sfida tra i due spagnoli si vede solo per qualche giro, almeno fino a quando il pilota del team Fiat Yamaha decide di “accontentarsi”, per una volta, della seconda piazza.
Come detto sul podio ci va Casey Stoner. Per lui si tratta del secondo terzo posto stagionale, ma anche in questa occasione probabilmente egli stesso si aspettava di poter competere con i primi della classe.
Con Rossi quarto sorridono anche Andrea Dovizioso (Repsol Honda) e soprattutto Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini) che completano una top6 per metà, anche se la seconda, tutta italiana. Con questo risultato Simoncelli recupera qualche punta nella classifica rookies nei confronti di Spies oggi 8º.
In una gara con soli 12 piloti al traguardo (Bautista, Espargaró, De Puniet e Edwards costretti al ritiro) c’è spazio anche per la 12ª posizione, anche se ultima, di Alex De Angelis, al ritorno in MotoGP con il team Interwetten MotoGP.
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Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!