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SuperSport - Dopo l'incidente di Brno, stop per 60 giorni per Pirro

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E’ stata una domenica molto amara per Michele Pirro nel GP della rep. Ceca. Un contatto con Foret, nelle battute iniziali della corsa, ha avuto come conseguenza la lussazione del polso destro e un lieve trauma al setto nasale dovuto al forte impatto con l’asfalto. La dinamica è stata chiarissima. Il pilota pugliese si apprestava ad attaccare Foret che lo precedeva, quando la Kawasaki del francese, all’uscita della curva ha perso aderenza costringendolo a togliere il gas. Michele Pirro, non ha potuto fare altro che cercare di evitare la collisione, senza successo, uscendo di pista nella via di fuga. Portato al Medical Center del circuito e poi trasferito all’ospedale di Brno, gli è stato riposizionato il polso sotto anestesia totale. Rientrato in Italia nella notte, a distanza di 24 ore subiva l’intervento al polso da parte dell’equipe della Clinica Mobile. La prognosi è di 30 giorni di gesso e 30 di fisioterapia. Passato lo spavento per la brutta caduta resta una certezza.

Michele Pirro: “La fortuna non è dalla mia parte. Io e la mia squadra avevamo trovato un buon “setting” e intendevo fare il mio passo per venire fuori alla distanza con gomme finite. Purtroppo non ho potuto evitare Foret che mi precedeva dopo che la sua moto si era messa di traverso. Non mi ricordo più nulla. Ho riaperto gli occhi in ambulanza e mi sono accorto che il polso aveva qualcosa di grave. Ho preso una botta al volto, ma fortunatamente mi rimetterò prima della gara del Nurburgring. Devo ringraziare tutti dal personale di soccorso ai dottori che mi hanno curato, ma soprattutto gli amici che mi sono stati vicino e continueranno a farlo. Grazie a tutti. Tornerò presto!”

marco lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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