WSBK 2010 - Miller Motorsports Park: il trionfo di Roma
Gara 1
Carlos Checa ha guidato, praticamente, la corsa per diciassette dei 21 giri di gara 1, poi ha sentito improvvisamente ammutolirsi la sua Ducati a causa di un problema all’impianto elettrico che lo ha privato di una vittoria ormai quasi sicura. Lo spagnolo aveva dapprima duellato con Max Biaggi e poi aveva guadagnato un vantaggio che sembrava garantirgli la seconda vittoria della stagione. In quel momento il pilota dell’Aprilia stava controllando la gara, pensando al campionato nel quale, grazie al risultato, stava guadagnando qualche punto su Leon Haslam. L’inglese della Suzuki Alstare, risalendo dalla nona posizione, agguantava dapprima il terzo gradino del podio che diventava il secondo, dopo il ritiro di Checa. Bella gara di Noriyuki Haga (Ducati Xerox) che tornava, finalmente, nelle prime posizioni, completando alla fine il podio. Ottima la prova di Luca Scassa (Supersonic Ducati), che conquistava un meritato settimo posto, mentre l’altro italiano in gara Matteo Baiocco (Kawasaki Pedercini), finiva diciottesimo.
Max Biaggi: “Abbiamo avuto un pò di fortuna. Credo che Checa meritasse di vincere la gara perchè ha guidato davvero bene. Ma le gare sono così e a volte succedono queste cose. Questa volta toccava a noi. Il passo da gara è stato ottimo e sono contento per me, per la mia squadra e per Aprilia.”
Gara 2
Biaggi ha conquistato la sua terza doppietta stagionale, passando anche in testa alla classifica di Campionato Mondiale, scavalcando Haslam, costretto al ritiro per una caduta. Il pilota italiano ha vinto con notevole vantaggio, dopo il ritiro di Checa, fermato ancora una volta dalla sua Ducati. La grande giornata dell’Aprilia è stata completata dal secondo posto di Leon Camier che conferma la competitività della moto italiana. E’ la prima volta che l’Aprilia vede due suoi piloti sul podio da quando partecipa al Mondiale Superbike. Completa il podio di gara 2 Cal Crutchlow (Yamaha Sterilgarda), autore di una notevole rimonta che lo ha portato, appunto, al terzo posto. Risultato di rilievo anche per Haga che ha concluso in quarta posizione davanti a Troy Corser (BMW). Grazie a questo piazzamento il giapponese del team Ducati Xerox sale in quinta posizione, scavalcando Toseland, costretto al ritiro per una caduta. Per quanto riguarda gli italiani, Michel Fabrizio (Ducati Xerox) si è piazzato in nona posizione davanti a Scassa, mentre Baiocco è stato costretto al ritiro.
Max Biaggi: “Era un mio sogno ottenere una doppia vittoria e il sogno si è realizzato. Prima di arrivare a Miller, sognavo e speravo di vincere cosi, ne avevo bisogno. Abbiamo avuto un po’ di fortuna perché Checa oggi ha avuto problemi, ma 50 punti sono molto utili per me e per la squadra. Sono contento anche per il mio compagno di squadra. La nostra moto ha solo diciotto mesi di vita, e l’abbiamo sviluppata davvero bene. Gli ingegneri hanno fatto un ottimo lavoro e sono contentissimo per tutti i miei amici in Aprilia. La gente ora sa che questa è diventata una moto competitiva.”
Leon Camier: “All’inizio del weekend le cose non sono andate secondo i nostri piani e sono caduto due volte. Nella prima gara ho fatto una scelta sbagliata di pneumatico e forse anche di assetto, ma gara 2 è stata semplicemente fantastica. Grazie Aprilia! Hanno fatto un ottimo lavoro, come si può vedere. Credo che sia la prima volta che fanno primo e secondo in Superbike, ma oggi Max aveva davvero un passo in più rispetto a me.”
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Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!