Questo è l’anno in cui Mitsubishi Motors Corporation (MMC) festeggia il 40° di fondazione e il gruppo Mitsubishi celebra il suo 140° anniversario: quale migliore opportunità per fermarsi, guardarsi alle spalle, valutare e riflettere per gettare le giuste fondamenta per il futuro. Soprattutto ora che MMC si prepara a intraprendere una nuova direzione strategica dalle prospettive promettenti. Soprattutto se si considera che l’azienda conosciuta con il nome di “Mitsubishi Motors Corporation” ha alle spalle una lunga e ricca tradizione che risale al 19° secolo, quando l’energia a vapore regnava sovrana in mare come sulla terraferma.
Il rapido processo di industrializzazione vissuto dal Giappone alla fine del 1800 diede forte impulso alle ambizioni degli imprenditori. Tra i più audaci, spicca la figura di Yataro Iwasaki, futuro fondatore di Mitsubishi. Discendente di una famiglia di samurai, si dimostrò presto un abile manager e nel 1870 decise di fondare una propria compagnia navale con una flotta di tre navi a vapore.
Da principio, Yataro battezzò la sua azienda “Tsukumo”, ma sulle bandiere delle sue navi campeggiava l’ormai noto emblema dei tre diamanti, così dal 1874 questi decise di adottare il nome “Mitsubishi” (ovvero “Tre diamanti”). La nascita del celeberrimo marchio dei tre diamanti si deve alla combinazione di due immagini: la forma angolare dello stemma della sua famiglia e lo stemma a tre foglie della famiglia Tosa, quella del suo primo datore di lavoro.
Con il passare del tempo Mitsubishi è cresciuta fino a diventare un’azienda di successo presente in svariati settori, come il commercio internazionale, i cantieri navali, le banche, per arrivare alla progettazione e alla produzione di strumentazioni ottiche e di aeromobili. In effetti l’industria aeronautica ha prevalso per diverso tempo su quella automobilistica determinando nel 1921 la fine della produzione della prima autovettura Mitsubishi, il modello A lanciato tre anni prima.
La messa fuori produzione del modello A non impedì a Mitsubishi di esplorare ulteriormente il settore dei trasporti, introducendo in Giappone il primo motore diesel (“450AD”) che venne utilizzato nelle autovetture a partire dal 1931 o sul primo autobus Mitsubishi l’anno successivo. Destinato ad acquisire un’importanza cruciale nei decenni a venire, il primo veicolo 4WD del Giappone, precursore degli attuali modelli Pajero/Montero/Shogun fu introdotto nel 1936: era la torpedo PX33 “all-terrain”.
Nell’ambito del boom economico del Giappone degli anni 50 e 60, Mitsubishi promosse fortemente le proprie attività nel settore automobilistico con il lancio tempestivo del nuovissimo modello 500 nel 1960: una vettura compatta, studiata nei minimi dettagli, capace di muoversi con agilità sia nei percorsi cittadini che su pista, che valse a Mitsubishi la prima vittoria di categoria nel Grand Prix di Macao del 1962. Quello fu anche l’anno in cui venne lanciata la Colt 600: il primo modello della famosa gamma Mitsubishi.
La nascita di “Mitsubishi Motors Corporation” o “MMC” è il risultato dello spin-off della divisione “Motor Vehicle Division” da Mitsubishi Heavy Industries, Ltd. avvenuto nel 1970, evento che ha segnato l’avvio di una nuova era di espansione, coronata nel 1973 dal lancio della nuova ambiziosa vettura Lancer, la prima auto Mitsubishi ad essere venduta in Europa (1975) e quella che ha permesso a Mitsubishi Motors di conquistarsi una fantastica reputazione negli sport motoristici.
Elegante, robusta e grintosa, la Lancer è stata l’anticipatrice di un lungo elenco di vetture che hanno promosso l’impegno di Mitsubishi verso l’innovazione, concretizzato da risultati come l’esclusiva tecnologia del contralbero antivibrazioni, o l’odierna avveniristica i-MiEV, l’auto elettrica a emissioni zero: un veicolo che riconferma Mitsubishi Motors nella posizione di leader globale delle tecnologie ecologiche.
Mitsubishi Motors è fiera della propria tradizione giapponese e dell’eredità raccolta da Mitsubishi. Nel corso degli anni, queste due componenti hanno permesso di rendere unico il marchio Mitsubishi, attraverso la fusione di svariati elementi che contraddistinguono l’industria giapponese, come la perfezione del design e l’eccellente manifattura, un’affidabilità impareggiabile, uno strepitoso rapporto qualità/prezzo, un forte senso del progresso e quel genere di emozione tipico del nostro spirito sportivo.
Oggi Mitsubishi Motors è un’azienda di medie dimensioni (1.359.000 unità prodotte nell’esercizio fiscale 2007, l’ultimo anno prima che la recessione si abbattesse sul settore dell’auto) con una portata globale, che realizza una gamma di veicoli progettati e sviluppati in Giappone per i mercati internazionali, prodotti in 7 impianti situati in 5 diversi paesi (con oltre 12 business partner in circa 11 paesi) e venduti in più di 160 nazioni.
A breve Mitsubishi Motors Corporation prevede di implementare due importanti trasformazioni nella propria strategia di prodotto, per intervenire con tempestività in previsione dei cambiamenti strutturali della domanda globale del mercato: passare dalle auto regionali (ovvero sviluppate in una specifica regione per la regione stessa) alle auto globali (vale a dire sviluppate a livello centrale utilizzando architetture intelligenti che consentano tutte le varianti e le derivazioni necessarie), sulla scia della recente piattaforma di successo “Project Global” comprendente i nuovi modelli ASX, Lancer, Lancer Evolution, Outlander, Delica D:5; adottare un sensibile cambiamento di rotta, per passare da marchio orientato ai SUV a fornitore di autovetture e crossover improntate alla sostenibilità ambientale, mantenendo una forte presenza nel settore dei veicoli commerciali 4×4; il tutto attraverso il supporto di tecnologie proprietarie innovative come la propulsione elettrica (anteprima assoluta sulla i-MiEV), il pacchetto Clear Tec a basse emissioni di CO2 con funzione “Auto Stop & Go”, i nuovissimi motori diesel “4N13”a basso impatto ambientale sviluppati congiuntamente con Mitsubishi Heavy Industries, Ltd. (disponibili da principio sui modelli ASX), o i sistemi ibridi plug-in di prossimo sviluppo proposti ad esempio sulla Concept PX MiEV.
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