Nelle gare gli organi meccanici sono soggetti a forti sollecitazioni e nella camera di combustione di un motore queste si traducono in livelli di temperatura, pressione, vibrazione e turbolenza elevati. In queste situazioni i normali elettrodi potrebbero rompersi o addirittura fondere con conseguenze molto negative.
Queste situazioni si avvertono anche su motori “di serie” ogni qualvolta vengano portati al limite; per ovviare a questi problemi sono nate le candele “Racing”.
Realizzate espressamente per l’utilizzo “in pista”, queste candele NGK, diventate insostituibili per la maggior parte dei team di MotoGP, senza contare l’ufficialità data al marchio nella MOTO2 (unico fornitore), sono oggi disponibili anche per gli appassionati più evoluti. Nello specifico puntiamo l’attenzione sulla candela R0465B-10 a scarica superficiale, specifica per Yamaha R1.
Essa è caratterizzata dall’utilizzo di materiali pregiati e da un design dell’elettrodo specifico (a scarica superficiale) tale da garantire performance eccellenti anche se sottoposta a notevoli sollecitazioni.
Caratteristiche fondamentali sono:
• Largo range di esercizio
• Alto grado termico
• Resistenza allo stress
Significa ottenere il massimo sia sui circuiti veloci, dove il motore gira costantemente ad alti regimi, che sulle piste caratterizzate da frequenti apri/chiudi. In altre parole, una scelta obbligata per chi punta a migliorare i tempi sul giro
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